San Giustino è una piccola frazione della regione Umbria, una zona caratteristica che però ha una storia incredibile: in passato fu la più piccola Repubblica del mondo.
San Giustino potrebbe sembrare un borgo come tanti ma alle sue spalle ha una storia che in pochi si aspetterebbero. Questa piccola frazione della provincia di Perugia in passato fu un punto importantissimo per la nostra nazione.
San Giustino infatti aveva un vero e proprio ruolo strategico per il controllo del territorio. Un borgo fortificato che si erge nell’Alta Valle del Tevere con un paesaggio suggestivo che sembra incantato e che richiama un tempo ormai dimenticato.
San Giustino: un piccolo borgo che divenne uno Stato
San Giustino vanta una storia curiosa, nello specifico all’interno di una sua frazione: Cospaia avvenne qualcosa a dir poco incredibile. Siamo nel 1441 proprio e proprio in questo luogo avevamo il confine dello Stato Pontificio e della Repubblica di Firenze dei Medici in un momento storico cruciale: il passaggio dal Medioevo al Rinascimento.
Sta di fatto che in questo piccolo territorio accadde un fatto che nessuno si sarebbe aspettato: ovvero che per errore diventasse la Repubblica di Cospaia, con 350 abitanti cittadini. Con una piccola striscia di territorio larga solo 700 metri e lunga 4 chilometri, rimasta terra di nessuno, è stata indipendente dal 1440 al 1826. In questa terra venne anche fatta una coltivazione inedita per l’Italia di quel periodo: ovvero la prima piantagione di tabacco, che avvenne nel 1575.
Cosa vedere a San Giustino
Il simbolo di questo storico borgo è il Castello Bufalini, costruito nel 1492, testimonianza della storia di questo luogo: prima feudo della famiglia Dotti e dopo della famiglia Bufalini. Il tempo non ha risparmiato questo edificio storico, nel corso degli anni infatti ha visto molte trasformazioni e persino una conversione in un edificio signorile nel periodo del Rinascimento dal Vasari. Fu un periodo florido, infatti il castello ebbe modo di accumulare opere artistiche di pregio: come il Ghirlandaio, Perugino, Della Robbia.
Al suo interno le stanze più iconiche sono: la Sala degli Dei Pagani e Sala di Prometeo, la Sala del Trono, la Galleria dei Ritratti, la Sala degli Stucchi, la Camera del Cardinale Giovanni Ottavio Bufalini. Sono luoghi dove il tempo sembra essersi fermato. Non solo un pregio d’arredo ma anche naturale, infatti al suo estero abbiamo un delizioso giardino all’italiana con giochi d’acqua e un labirinto di siepi incantevole.
Gironzolando per il borgo: musei di ogni tipo
Il borgo di San Giustino tuttavia non è solo il castello, facendo un giro in questo caratteristico borgo dall’anima statale, abbiamo la chiesa del paese. In tal senso il borgo è ricco di edifici religiosi, ma anche costruzioni di pregio come la Villa Graziani, di epoca rinascimentale, costruita dalle ceneri di un vecchio castello. Questa villa al suo interno custodisce un tesoro da ammirare: il Museo della Villa di Plinio in Tuscis. In questo luogo potremmo ammirare i reperti dallo scavo fatti nell’antica villa di Plinio Il Giovane.
Rimanendo all’interno della conoscenza che solo un museo può avere: consigliamo il Museo Storico e Scientifico del Tabacco,ha il primato di essere il primo della regione e anche uno dei pochi nell’intera nazione. Questo museo ha la finalità di conservare con assolta cura il patrimonio storico e culturale che gravita attorno a questa pianta.
San Giustino è tutto tranne ciò che potremmo pensare con un’occhiata superficiale. Siamo fin troppo abituati a cogliere le bellezze fuori tempo di alcuni borghi, ma ricordiamo sempre che ogni luogo custodisce in sé una storia da scoprire e nel caso di questo borgo è proprio così.