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Categoria News

Nuova Zelanda, riaprono le frontiere dopo 2 anni: tutte le novità

Dal prossimo mese, dopo due anni di stop, la Nuova Zelanda aprirà le frontiere a tutti i  viaggiatori vaccinati. Vediamo quali sono le novità apportate dal governo.

La Nuova Zelanda riapre le sue frontiere al mondo, dopo due anni trascorsi in chiusura a causa della pandemia di Covid-19, in cui nessuno ha avuto la possibilità di viaggiare in questa zona stupenda del nostro pianeta.

Nuova Zelanda, riaprono le frontiere dopo 2 anni: tutte le novità. Credits: Pixabay

Novità per i turisti vaccinati che vorranno intraprendere un viaggio oltre oceano, senza dover pensare alle troppe restrizioni o ai divieti, quarantene e quant’altro. Ecco cosa dicono le notizie in merito e tutte le novità da conoscere prima di partire.

La Nuova Zelanda riapre le frontiere, tutto quello che c’è da sapere

Cambiano le cose per i viaggiatori che vogliono partire per la Nuova Zelanda: dopo due anni di pandemia finalmente il Paese è pronto ad accogliere turisti da tutto il mondo.

Dal prossimo mese, con precisione dal 13 aprile, i turisti vaccinati provenienti dall’Australia potranno entrare nel Paese senza isolarsi. Dal 2 maggio, invece, sarà consentito l’ingresso ai turisti vaccinati provenienti da altri paesi esenti dal visto, inclusi Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Canada, Giappone, Singapore e altri.

Per la maggior parte dei paesi occidentali, quindi, l’accesso alle frontiere della Nuova Zelanda sarà libero, con vaccinazione completa. Per quanto riguarda paesi come Cina e India, invece, i cittadini non potranno ancora entrare.

Il primo ministro Jacinda Arder è entusiasta di questa nuova apertura e ha dichiarato: “Siamo pronti a dare il bentornato al mondo. La Nuova Zelanda sarà pronta a braccia aperte.”

La situazione Covid in Nuova Zelanda

Il paese ha eliminato con successo il virus, nella maggior parte del territorio, e ha trascorso gran parte dei due anni successivi all’assenza di Covid, mentre il coronavirus si diffondeva in tutto il mondo.

Anche se l’epidemia di Omicron cresce, con 15-20.000 casi al giorno, la Nuova Zelanda ha mantenuto il tasso di mortalità più basso dell’OCSE, con 115 decessi in totale dall’inizio della pandemia.

Ora sta riaprendo dopo aver vaccinato la stragrande maggioranza degli adulti: il 95% di quelli di età pari o superiore a 12 anni è ora vaccinato due volte e il 72% ha avuto un’iniezione di richiamo.

Ilaria Scognamiglio

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Ilaria Scognamiglio