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Road map per allentare le restrizioni. Addio al Green pass: ecco quando, la decisione del governo e le altre misure. Tutto quello che bisogna sapere.
Con la fine dello stato di emergenza, il governo aveva promesso di rimuovere gradualmente le restrizioni anti-Covid, a cominciare dal Green pass, almeno in alcune situazioni. Oggi, giovedì 17 marzo, è arrivata la decisione della Cabina di regia del governo sul Covid, da cui è scaturito il decreto legge riaperture approvato all’unanimità dal Consiglio dei Ministri.
Lo stato di emergenza per la pandemia di Coronavirus terminerà il prossimo 31 marzo e non sarà prorogato, come aveva promesso il premier Mario Draghi. Introdotto dal governo Conte il 30 gennaio 2020, quando la pandemia era appena agli inizi, lo stato di emergenza è stato prorogato più volte, a causa delle continue ondate di contagi e della situazione critica degli ospedali.
Sarebbe dovuto terminare il 31 dicembre 2021, ma l’emergere rapido della variante Omicron, molto più contagiosa, ha costretto il governo a un’ulteriore proroga e all’introduzione del Super Green pass, il certificato verde per soli vaccinati e guariti.
Ora che la situazione dell’epidemia è sotto controllo – sebbene con una nuova risalita dei contagi – e che circa l’84% della popolazione italiana totale ha completato il ciclo vaccinale, è arrivato il momento di togliere alcune restrizioni. Anche in vista della bella stagione che riduce le possibilità di contagio.
Nella riunione della Cabina di regia di oggi, il governo ha deciso l‘allentamento e la cancellazione di alcune misure di contenimento dell’epidemia, a cominciare dal Green pass, che sarà rimodulato. I nuovi provvedimenti sono contenuti nel decreto riaperture, che il Cdm ha approvato all’unanimità. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
Addio al Green pass: ecco quando, la decisione del governo e le altre misure
La prima e più importante decisione è che il Green pass, in tutte le sue versioni, base e rafforzato, sarà completamente eliminato dal 1° maggio. Mentre dal 1° al 30 aprile continuerà ancora ad applicarsi ad alcuni luoghi, eventi e in certe situazioni, ma con regole meno rigide e alcuni obblighi in meno.
Con la fine dello stato di emergenza termina il sistema delle Regioni a colori e cessano il Comitato tecnico scientifico e la struttura commissariale. Al posto di questi enti dovrebbe essere creata una unità operativa presso il Ministero della Salute, per il periodo transitorio e per completare la campagna vaccinale.
Le modifiche al Green pass dal 1° aprile
Le principali modifiche al Green pass, rafforzato e base, dopo la fine dello stato di emergenza.
- Trasporto pubblico: il Green pass non sarà più obbligatorio sui mezzi di trasporto pubblico locale (bus, metropolitane, treni regionali), mentre su quelli a lunga percorrenza tornerà il Green pass base, come era stato fino allo scorso 10 gennaio e come sarà fino a fine aprile.
- Luoghi di lavoro: richiesto il Green pass base per tutti fino al 30 aprile, anche per gli over 50 per i quali, tuttavia, rimane l’obbligo vaccinale fino al 15 giugno, con la sanzione dei 100 euro.
- Hotel e strutture ricettive: dal 1° aprile non sarà più richiesto il Green pass, non solo quello rafforzato ma nemmeno quello base.
- Luoghi e attività al chiuso: sarà richiesto ancora il Super green pass (fino al 30 aprile) per i tavoli e il banco al coperto di bar e ristoranti, per andare in palestra, in piscina, nei centro natatori e al centro benessere, per frequentare sale da gioco, centri sociali, culturali e ricreativi, per partecipare a convegni e congressi, a feste seguenti a cerimonie (matrimoni), spettacoli ed eventi sportivi e per andare in discoteca.
- Luoghi e attività all’aperto: dal 1° aprile non sarà più richiesto alcun Green pass, nemmeno base, per sedere ai tavoli all’aperto di bar e ristoranti e partecipare ad attività all’aperto, eccetto per le manifestazioni sportive all’aperto, come allo stadio, dove sarà richiesto il Green pass base. La capienza allo stadio tornerà al 100%.
- Servizi alla persona: è stato eliminato il Green pass base per andare dal parrucchiere, dal barbiere, dall’estetista e per gli altri servizi di cura alla persona, che era stato introdotto il 20 gennaio.
- Negozi e centri commerciali, tabaccai, uffici pubblici, bancari e postali: l’obbligo di Green pass base (escluse le attività essenziali), che era stato introdotto il 1° febbraio e la cui scadenza era prevista con lo stato di emergenza, non sarà prorogato.
- Altre attività: resta l’obbligo di Green pass base per frequentare mense, per i concorsi pubblici, corsi di formazione e i colloqui in carcere.
Obbligo di mascherina
Fino al 30 aprile resterà l’obbligo di mascherina come previsto ora. Le mascherine sono obbligatorie in tutti i luoghi al chiuso, anche a scuola, sui mezzi di trasporto pubblico, allo stadio e nei luoghi all’aperto affollati.
Nei luoghi più a rischio resterà l’obbligo di Ffp2: mezzi di trasporto, teatri, cinema, sale da concerto, locali di intrattenimento, eventi e competizioni sportive.
Dal 1° maggio, dunque, l’obbligo di mascherina sarà eliminato anche al chiuso. Nell’applicazione delle nuove misure, tuttavia, si terrà conto dell’andamento della pandemia.
Quarantene e obbligo vaccinale
Il governo, poi, ha deciso dal 1° aprile di eliminare a scuola la quarantena da contatto per i non vaccinati (per i vaccinati era stata già tolta, con obbligo di mascherina Ffp2 e autosorveglianza). Dunque, andranno in didattica a distanza solo i positivi.
Le quarantene da contatto saranno eliminate per tutti. Rimarranno in isolamento per coloro che vengono trovati positivi al virus.
Resterà l’obbligo vaccinale, fino al 31 dicembre, per il personale sanitario, i lavoratori delle strutture sanitarie e quelli delle Rsa, gli insegnanti e le forze dell’ordine. All’inadempimento dell’obbligo non seguirà la sospensione dal lavoro, tranne che per i lavoratori della sanità e delle Rsa.
Come abbiamo detto, per gli over 50, in generale, l’obbligo vaccinale resterà fino al 15 giugno. In caso di mancata vaccinazione, la sospensione dal lavoro non ci sarà più perché ai lavoratori over 50 non sarà più richiesto il Super Green pass al lavoro, dal 1° aprile. Basterà il Green pass base, con tampone, e la sospensione ci sarà solo in mancanza di questo documento (come da norme precedenti).