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Destinazioni e Guide turistiche

I borghi fantasma più belli d’Italia

I borghi fantasma più belli da vedere in Italia: dove andare per vivere un’atmosfera magica

Siete pronti a visitare i borghi fantasma più belli d’Italia? Non vi preoccupate non ci sono spettri a mettervi paura. Ma solo paesini bellissimi eppure abbondonati o quasi dove non vive più nessuno.

L’Italia è disseminata di piccoli paesini, di incantevoli borghi medioevali, di villaggi adagiati su monti o su speroni di roccia. Piccole realtà che con il passare degli anni o a causa di calamità naturali sono state abbandonate dai propri abitanti e in alcuni casi sono abitate da qualche decina di persone. Diventano così dei villaggi abbandonati, dei borghi fantasma

 

I 25 borghi fantasma più belli d’Italia

Palazzi e architetture sono ancora lì, ancora parzialmente in piedi, davanti ad un inesorabile declino. Per quanto ammantato di una certa tristezza è indubbio il fascino di questi luoghi.

L’autorevole quotidiano inglese Telegraph ha stilato la classifica dei 25 borghi fantasma più belli d’Italia. Un viaggio da Nord a Sud fra luoghi abbandonati ma che si trovano in posti fantastici: adagiati su colline o montagne con strepitosi panorami. Ci sono anche paesi con pochi abitanti ma che sopravvivono grazie al turismo e ai propri tesori. Insomma luoghi da vedere.

  • Craco, Basilicata
  • Consonno, Lombardia
  • Argentiera, Sardegna
  • Balestrino, Liguria
  • Celleno, Lazio
  • Gairo Vecchio, Sardegna
  • Ninfa, Lazio
  • Pontedattilo, Calabria
  • Leri Cavour, Piemonte
  • Monterano, Lazio
  • Poggioreale, Sicilia
  • Rocca Calascio, Abruzzo
  • Romagnano al monte, Campania
  • Roscigno Vecchia, Campania
  • San Severino, Campania
  • Curon Venosta, Trentino Alto Adige
  • Bussana Vecchia, Liguria
  • Civita di Bagnoregio, Lazio
  • Castello di Gorgonza, Toscana

Craco, il borgo de La Passione di Cristo

Questo villaggio risale all’XI secolo e un tempo aveva 2000 abitanti e perfino un’università. Poi una grande emigrazione all’inizio del 1900 gli fece perdere metà abitanti. Poi alluvioni e il terremoto del 1980 lo svuotarono completamente. Il paese è stato location di numerosi film tra cui la Passione di Cristo.

Consonno, doveva essere Las Vegas

Costruito nel 1960 con l’idea di frane una Las Vegas Italiana il progetto non partì mai completamente e nel 1976 un’alluvione spazzò via la strada che portava alla città.

Argentiera, il borgo fantasma con la miniera

Qui un tempo si trovava una miniera di argento e quando venne chiusa nel 1963 il villaggio si svuotò. Qualcuno però è rimasto e quei pochi guadagnano con il turismo, tanto che qualche palazzo è stato restaurato.

Balestrino, il paese off limits per il terremoto

Questo borgo medievale fu abbandonato nel 1953 in seguito a numerosi terremoti. Poco distante fu costruita la nuova città che porta lo stesso nome. Al paese antico è tuttora vietato l’accesso ma gli splendidi campanili e cupole delle chiese di Santa Andrea e San Giorgio e il profilo del Castello bizantino rappresentano un panorama spettacolare.

Celleno, il borgo con il Castello

In provincia di Viterbo questo paese sorto intorno al Castello Orsini in cima a una collina era un luogo strategico nel medioevo, ma subì poi un lento declino e fu abbandonato nel 1951 in seguito a numerosi terremoti. Oggi quest’antica parte del Comune di Celleno è meta di molto turismo e location di numerosi film.

Gairo Vecchio, il borgo nella Costa Smeralda

Abbandonato nel 1960 per inondazioni questo antico villaggio attrae molti turisti fuori dalle rotte più battute della Costa Smeralda.

Ninfa, il borgo trasformato in giardino

L’antica città di Ninfa fu abbandonata a metà 1600 e solo nel 1920 Gelasio Caetani recuperò quegli antichi ruderi creando uno spettacolare giardino eletto fra i più romantici del mondo. Oggi questo giardino di Ninfa in cui la lavanda si incontra con l’antica torre si può visitare con un biglietto a pagamento.

Pontedattilo, il borgo fantasma con un bar

Fondato come colonia greca nel 640 a.C. questo paese venne distrutto da un terremoto nel 1783 che provocò la fuga di molti, fu totalmente abbandonato nella metà del 1900. Oggi qualche struttura è stata ristrutturata e i turisti possono trovare un bar e un negozio di souvenir.

Leri Cavour, dove visse il Conte Camillo Benso

Questa piccola frazione di Trino in provincia di Vercelli era un possedimento della famiglia del Conte Camillo Benso di Cavour. Abbandonata negli anni ’60 oggi il villaggio, tra cui anche la chiesa e la tenuta di Cavour, sono in un grave stato di abbandono.

Monterano, abbandonato dal 1700

Questo antico paese fu colpito dalla malaria nel 1600 e poi saccheggiato dall’armata francese a fine 1700 portando i residenti ad abbandonarlo. Da allora resistono in piedi alcuni palazzi tra cui la Chiesa di San Bonaventura usata anche come scenografia nel film Ben-Hur.

Poggioreale, il vecchio paese abbandonato

L’antica città di Pioggioreale fu distrutta da un terremoto nel 1968 e poco distante fu costruito il nuovo paese che porta lo stesso nome. Il vecchio paese è però visitabile nonostante lo stato di abbandono in cui versa da 50 anni.

Rocca Calascio, il fascino di Lady Hawke

Poche spettacolari rovine rimangono di questo posto di immenso fascino scelto non a caso come location di film come Lady Hawke nel 1985. Si trova sul picco di una montagna, nel cuore dell’Abruzzo, fra le cime degli Appennini.

Romagnano al Monte, le chiese in rovina

La vecchia città fu distrutta dal terremoto del 1980 e gli abitanti si spostarono nella nuova città. Ora è un punto di attrazione turistica per le sue chiese in rovina e gli eleganti interni dei palazzi semi distrutti.

Roscigno Vecchia, il borgo per i turisti

Colpita da un’alluvione a metà 1900 è stata poi restaurata nel 2007 ed è ora aperta ai turisti.

San Severino, il borgo fantasma del Cilento

Fondata nel X secolo è stata progressivamente abbandonata per via dell’urbanizzazione. Si trova nel Parco del Cilento vicino alle spiagge e alla rovine romane di Paestum. Da qui si gode un panorama spettacolare.

Curon Venosta, il paese sommerso

Questo paese venne sommerso nel 1950 per le esigenze della centrale idroelettrica e per la fusione di due laghi. Ad oggi l’unico indizio del fu paese è il campanile della chiesa che esce fuori dall’acqua.

Bussana Vecchia, il borgo degli artisti

Questo paese medioevale subì un primo abbandono nel 1887 in seguito a un terremoto, venne poi ripopolato nel 1960 da una comunità di artisti. Oggi conta una settantina di residenti che vendono le loro opere ai turisti e ogni tanto hanno luogo degli eventi artistici.

Civita di Bagnoregio, la città che muore

Questa incantevole paese sorge sopra una collina di tufo che sta lentamente sgretolandosi, da qui l’appellativo ‘la città che muore’. Dopo che nei decenni scorsi venne abbandonato è stato poi riscoperto dal turismo ed oggi per entrare bisogna pagare 5 euro.

Castello di Gorgonza, il borgo ristrutturato

Questo castello in cima a una collina ebbe un ruolo importante nel medioevo tanto che fu visitato da Dante nel suo esilio fiorentino. Perso il suo potere divenne un centro contadino e dopo la Seconda Guerra Mondiale fu abbandonato, ma nel 1970 il proprietario terriero decise di dare nuova linfa a questo paese. Oggi questo paese è stato ristrutturato e vive nuovamente grazie al turismo.

Un viaggio affascinante da Nord a Sud fra i borghi fantasma più belli e suggestivi d’Italia.

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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Cinzia Zadro