Covid, Regioni e cambi di colore: altre 8 in zona bianca da lunedì 14 marzo. Tutte le ultime novità.
Nonostante la ripresa dei contagi registrata nell’ultima settimana, i dati generali sull’epidemia di Covid-19 in Italia sono ancora buoni e permettono alle Regioni di passare a un’area di rischio inferiore.
Da lunedì prossimo 14 marzo, infatti, altre 8 Regioni saranno in zona bianca. La novità è stata comunicata dal Ministero della Salute e la decisione del cambio di colore è stata presa sulla base dei dati del monitoraggio settimanale della Cabina di Regia. Ecco tutto quello che bisogna sapere in dettaglio e quali Regioni cambieranno colore.
Regioni e cambi di colore: altre 8 in zona bianca da lunedì 14 marzo
La mappa dell’Italia diventa sempre più bianca, il miglioramento dei dati regionali sull’epidemia di Covid-19, soprattutto con il calo dei ricoveri, porterà altre 8 Regioni al cambio di colore lunedì prossimo, 14 marzo.
Passeranno dal giallo al bianco: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Molise, Puglia, Sicilia, Toscana e Valle d’Aosta.
Complessivamente, saranno 17 le Regioni e Province Autonome in zona bianca. Le 8 di lunedì 14 marzo si andranno ad aggiungere alle 9 Regioni e Province Autonome già di colore bianco (Abruzzo, Basilicata, Campania, Lombardia, Piemonte, Umbria, Veneto e Province di Trento e di Bolzano).
In zona gialla resteranno solo 4 Regioni: Calabria, Lazio, Marche e Sardegna. La zona arancione, invece, era terminata il 28 febbraio, quando il Friuli Venezia Giulia, l’ultima Regione di questo colore, era passata in zona gialla.
Quando tutta Italia sarà tornata in zona bianca, comunque, terminerà il sistema delle Regioni a colori. Il Presidente del Consiglio Draghi, infatti, aveva annunciato che con la fine dello stato di emergenza, il 31 marzo prossimo, finirà anche il sistema dei colori delle Regioni, che finora era servito per distinguere le varie aree di rischio a seconda dei dati sulla gravità dell’epidemia.
Il sistema delle Regioni a colori era stato introdotto dal governo Conte nell’autunno del 2020, in presenza della seconda ondata di Coronavirus. Nel 2021 i criteri di cambio di colore erano cambiati, tenendo conto soprattutto dei ricoveri in ospedale. Il sistema era servito soprattutto per differenziare le misure restrittive, con diverse modalità di chiusure e diversi divieti di spostamento. Questa diversificazione, tuttavia, è venuta meno con l’introduzione del Green pass. Dal 1° aprile anche l’obbligo del certificato verde cambierà, con un graduale allentamento dell’obbligo.
I dati dell’epidemia
Vi riportiamo i dati principali dell’ultimo monitoraggio settimanale sull’epidemia a cura della Cabina di Regia dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute.
Dopo mesi di calo, nell’ultima settimana, come abbiamo detto, i contagi sono risaliti, con un aumento dell’incidenza e dell’indice Rt. L‘incidenza settimanale è salita a 510 casi per 100mila abitanti (periodo 4-10 marzo), rispetto ai 433 della settimana scorsa (25 febbraio – 3 marzo).
L’indice medio Rt sale a 0,83, in aumento dalla settimana scorsa quando era a 0,75, ma ancora sotto la soglia epidemica. A differenza dell’incidenza, l’indice Rt era già risalito, seppure lievemente. Infatti due settimana fa era a 0,73. Segno che l’epidemia era i ripresa.
Continua invece il calo dei ricoveri, il cui andamento è sempre ritardato rispetto alla curva dei contagi. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 5,5% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 10 marzo) contro il 6,6% della settimana scorsa (rilevazione al 3 marzo). Mentre il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è al 12,9% (rilevazione giornaliera del 10 marzo) in calo dal 14,7% della settimana precedente (rilevazione 3 marzo).