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Se state cercando una destinazione diversa: Camerata vecchia è quella che fa per voi, è un borgo completamente abbandonato.
Se non volete accontentarvi della solita gita fuori porta: Camerata vecchia è la destinazione che saprà stupirvi, è infatti un borgo abbandonato. Con le sue case in pietra, chiese in rovina è un luogo che possiede non solo una storia che vive di assenze ma che ha anche molto da raccontare.
Un piccolo borgo vicino a Roma che vi farà entrare in una nuova dimensione, ogni cosa in questo luogo offre al viaggiatore un fascino tutto suo, specialmente durante la stagione primaverile.
Il borgo abbandonato, le rovine di Camerata vecchia
Camerata Vecchia è un paese collocato in alto, sopra un caratteristico colle che dona a questo posto un alone fiabesco, esattamente conta un’altezza di circa 1226 m sopra il livello del mare. Questo piccolo paese può essere raggiunto tramite dei sentieri che partono da Camerata Nuova.
La storia di Camerata Vecchia
Camerata Vecchia è un borgo molto antico, nato nel IX secolo, situato in alto, distante da tutto per un motivo preciso. La collocazione di questo borgo non è casuale, basti pensare era lontano anche dalle fonti idriche. Questa distanza era strategica: serviva infatti per difendersi dei Saraceni nella Valle dell’Aniene.
Proprio nella zona di confine che divideva il Regno di Napoli e lo Stato Pontificio, questo borgo diventò nel tempo un luogo grigio e sicuro soprattutto per i banditi di entrambe le fazioni. Aldilà delle frequentazioni questo borgo fu segnato da un evento tragico: il 9 gennaio del 1859 un incendio distrusse il paese. Da questa infausta data 10 anni dopo il borgo venne ricostruito, ma in una zona più bassa, durante questo lasso di tempo i cittadini del borgo si arrangiarono come poterono nel borgo segnato dal fuoco.
Camerata Vecchia oggi
Oggi il borgo abbandonato possiede ancora quello che resta dei ruderi delle mura di cinta, l’arco della Chiesa di San Salvatore e delle case. Recentemente sono emerse anche altre strutture, come un piccolo tempio di cui non si posseggono delle notizie lineari, oltre che delle abitazioni in parte scavate nella roccia. Queste sono denominate camerae, e qui si sarebbe coniato il nome del paese. Tra i ruderi ci sono anche delle arche, ovvero delle cassapanche che al tempo erano usate per le vivande e strumenti da lavoro. Sono caratteristiche in particolare per il materiale di cui sono fatte ovvero: legno di faggio, questa usanza è stata conservata anche oggi e trasmessa a Camerata nuova.
Oltre il borgo, Come arrivare alle rovine
Camerata Vecchia può essere raggiunta tramite dei sentieri e delle escursioni che partono da Camerata Nuova. Da Subiaco o prendendo l’uscita al casello autostradale Carsoli-Oricola è possibile raggiungere Camerata Nuova. Il percorso meno lungo per arrivare a Camerata Vecchia, partendo da Camerata Nuova è una salita di 200 metri direttamente paese. Si inizia dalla zona sterrata che affianca il Fosso Fioio e si continua per la Madonna delle Grazie. Dopo aver oltrepassato il Fosso Luisa, basta proseguire sulla mulattiera. Arrivati alla chiesta, dopo qualche metro troveremo le rovine di Camerata Vecchia.
Il periodo migliore per visitare questo luogo sperduto e abbandonato e in primavera/estate, anche perchè con le piogge il percorso del sentiero potrebbe essere scivoloso. Non è un tragitto difficile di per sé, ma è consigliato percorrerlo con delle scarpe da trekking.
Camerata vecchia non è un luogo famosissimo, ma la sua storia e quello che rimane merita di essere scoperta. Non è solo un borgo abbandonato, ma è un luogo che ha saputo conservare tutta la bellezza nonostante tutto, dandogli un alone suggestivo. Oltre che diventare un simbolo di resilienza.