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Glorenza non è solo la città più piccola d’Italia: i motivi per visitarla

Glorenza non è solo la città più piccola d’Italia, al suo interno contiene un vero e proprio tesoro tutto da scoprire.

Glorenza non è solo la città più piccola d’Italia: i motivi per visitarla. Credits Adobe Stock

Glorenza non è solo un borgo incantevole da visitare, specialmente con la bella stagione, ma è anche la città più piccola d’Italia. Questa peculiarità tuttavia non la limita in nessun modo dato che è ritenuto anche uno dei borghi più belli d’Italia. È situato in Val Venosta ed è stato ritenuto città nel 1300. A primavera è un paese che sboccia nel vero senso della parola, ma conosciamo meglio questa piccola perla.

Glorenza: il borgo più piccolo d’Italia e non solo

Oltre alla dimensione Glorenza conserva perfettamente il suo profilo tipicamente medievale, ecco perchè visitarla equivale a fare una sorta di viaggio nel tempo, passeggiare nelle sue stradine vi farà respirare un’aria decisamente diversa. Dimenticate il traffico, la vita frenetica, qui il tempo cambia e scorre in un modo tutto suo, ecco perchè visitarla non è solo un piacere per gli occhi ma anche per la mente. Detto questo, scopriamo le cose da vedere in questo splendido e piccolo borgo.

Le mura originali di Glorenza

Le mura della città sono state ricostruite totalmente alla fine del ‘400 circa, ad oggi sono le medesime e avvolgono l’intero paese e nello specifico il centro storico ed è anche possibile visitarle. Invece all’interno di queste mura che sembrano avvolgere la città, il centro storico appare perfettamente conservato.

Edifici tipici fuori dal tempo

Sono tante quelle strutture che sono state costruite nel corso dei secoli ma tuttavia l’architettura del borgo conserva la sua unicità. Le case in pietra, le facciate con affreschi, i portici e gli erker come finestre, dipingono e caratterizzano un paese fuori dal tempo.
Abbiamo anche una chiesa piccolissima e originale, tanto che i cittadini, circa 400 anime che abitano sia nel borgo che nelle zone limitrofe, sono obbligati ad andare in una seconda struttura religiosa. Questa è situata fuori dalle mura e si chiama Chiesa di San Pancrazio, abbiamo anche un antico mulino in disuso molto caratteristico che proprio in primavera viene riattivato. A Glorenza ci sono anche molte dimore private, alcune sono state riconvertite in locali e hotel di pregio.

Glorenza non è solo la città più piccola d’Italia: i motivi per visitarla. Credits Adobe Stock

Accedere a Glorenza si può fare attraverso le tre porte originali. La Porta di Tubre in passato si pensa che fosse una casa, ad oggi invece è un ufficio informazioni e nel piano superiore della torre un museo che offre una testimonianza sulla storia del borgo. Da qui si può entrare al cammino di ronda, rimasto perfettamente intatto e composto da legno e tutelato da un tetto, al suo interno ci sono 350 feritoie. La struttura del borgo appare chiara soprattutto se vista dall’alto. Qui infatti si è possibile vedere le 7 torri con le cuspidi conservate, una in particolare venne usata come carcere e tribunale.

Chi avrebbe detto che la città più piccola d’Italia potesse contenere questo piccolo universo fatto di storia e bellezze medievali. Glorenza non è solo un piccolo borgo ma anche uno spazio da scoprire.

Giulia Pettinari

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Giulia Pettinari