Lo avete sentito nominare, ma ancora non avete capito di cosa si tratti? Scopriamo tutto sul katsuobushi
Se siete appassionati di cucina o di Masterchef sicuramente avrete sentito nominare qualche volta il Katsuobushi. Assonanze a parte che possono far sorridere, chiaramente questo nome ci riporta a terre lontane, ma anche se di primo impatto potremmo pensare sia un alga, in realtà il Katsuobushi è pesce fermentato essiccato. E chi può utilizzare un ingrediente così? I giapponesi che considerano questo alimento fondamentale per molti piatti della cucina tradizionale. Scopriamo allora qualcosa di più su questo ingrediente così particolare.
Il Katsuobushi, come abbiamo anticipato, è semplicemente del tonno striato fermentato con l’aiuto di funghi, essiccato, affumicato e ridotto in briciole. Il nome così particolare nasce dall’unione di due termini: katsuo, che indica un piccolo tonno, e bushi che significa samurai. Pare che questo alimento fosse nato in passato per garantire la sopravvivenza dei marinai e dei samurai quando si trovavano a viaggiare a lungo. Il katsuobushi era perfetto perché si conservava con molta facilità.
Ma scopriamo insieme qualche caratteristica in più sul katsuobushi:
Se l’idea vi ha ispirato e vi ha fatto venire voglia di provare il Katsuobushi sappiate che lo potete comodamente trovare già in scaglie nei negozi etnici, meglio ancora se specializzati proprio in prodotti tipici giapponesi. In alcuni grandi supermercati poi potreste anche riuscire a trovare un barattolo, ma è un po’ più difficile.