Vi sveliamo le origini della leggenda per cui Alicudi è chiamata come l’Isola delle Donne che Volano.
Tre pescatori, tanti anni fa, stavano tornando a casa dopo una battuta di pesca notturna. Alicudi si avvicinava sempre di più alla vista, ma ad attirare la loro attenzione ad un tratto, fu una scena spaventosa. Tre donne stavano danzando in spiaggia, attorno ad un fuoco con un calderone. Nell’aria si libravano delle parole strane e quando le tre si versarono addosso il liquido all’interno della pentola, presero il volo sopra Alicudi. Erano streghe, almeno così pensarono i marinai.
Del resto, la leggenda delle “femmine che volano” ad Alicudi non era una novità. Ma cosa c’è di vero in questa storia? E perché l’isola viene chiamata così?
Alicudi è una delle isole più belle e affascinanti d’Italia, la più estrema delle Eolie ed è un paradiso meraviglioso. Tante le spiagge, le aree boschive e i lidi da sogno che in estate vengono prese d’assalto dai turisti. Eppure c’è anche un motivo diverso per cui quest’isola è così affascinante e sono le leggende che qui vivono e prosperano, come quella che è valsa all’isola il soprannome di Alicudi, l’isola delle donne che volano.
Streghe. Stregonerie e incantesimi. Questo si pensava fosse alla base di tutti gli avvistamenti di donne volanti sopra Alicudi. E poiché non erano casi sporadici, ma veri e propri avvistamenti di massa ci si chiese cosa ci fosse alla base. Nessuna tecnica di promozione turistica, nessuna trovata pubblicitaria. Le donne che volavano erano frutto di un’allucinazione di massa.
In quegli anni spesso la segale utilizzata per fare il pane non era di primissima qualità. Altrettanto spesso veniva conservata malamente, lasciando così proliferare un fungo parassita, il Claviceps Purpurea conosciuto anche come Ergot, presente anche nella ben più famosa droga LSD.
La segale contaminata da questo fungo veniva definita come segale cornuta e dava origine ad allucinazioni di massa che sono state alla base dei tantissimi avvistamenti di donne volanti ad Alicudi.