Oggi 17 febbraio è la Giornata del Gatto, il giorno in cui tutti gli amanti di questi animali a quattro zampe festeggiano i propri felini. Sapevate che in Italia esiste un paese dedicato proprio a loro? Ecco qual è.
È dal 1990 che il 17 febbraio si festeggia la Giornata del Gatto, un giorno interamente dedicato agli amici felini, che ci fanno compagnia e regalano tanto amore ai loro padroni.
Piccoli, grandi, a pelo lungo o corto, i gatti sono tra i migliori amici dell’uomo e meritano una festa tutta per loro. In Italia, inoltre, esiste un paesino che è dedicato proprio a loro, chiamato proprio il “paese dei gatti”. Dove si trova? Ve lo sveliamo noi.
Giornata del gatto in Italia: dove si trova il paese dei gatti
La Giornata nazionale del gatto si celebra ogni 17 febbraio dal 1990. Quindi, oggi è quel giorno dell’anno in cui i gatti vanno ancora più coccolati e amati. In quest’occasione abbiamo scoperto che in Italia esiste un paese interamente dedicato ai gatti, ovvero Brolo.
Brolo è un paesino in provincia di Verbania, in Piemonte, che viene chiamato proprio il “Paese dei gatti”. Il suo nome non deriva dal fatto che sia abitato principalmente da gatti, ma la sua storia risale a molti secoli fa.
La storia di Brolo
Brolo viene definito il paese dei gatti, ma non perché vi siano solo gatti ad abitarlo. Il tutto nasce da una seduta del Consiglio della Comunità del 10 ottobre 1756, durante la quale Brolo chiese la separazione ecclesiastica dalla parrocchia di San Biagio di Nonio, per creare una parrocchia autonoma.
La richiesta venne accolta con scherno, per via del fatto che si trattava di una frazione molto piccola perché potesse riuscire ad avere una propria parrocchia, e in molti pronunciarono una frase che rimase negli annali: “Quand al vien parrocchia Brol, al ratt metarà su al friol” che significa “Quando Brolo avrà una parrocchia, il topo si metterà il mantello”.
Tuttavia, contro ogni aspettativa, una volta saldati tutti i debiti con Nonio, il 27 aprile 1767, dopo la firma del decreto che permetteva la realizzazione della futura Parrocchia di Sant’Antonio Abate, la frazione riuscì ad ottenere la propria indipendenza.
Il giorno successivo accadde l’avvenimento che definì Brolo come la città dei gatti: sulla porta di una delle autorità di Nonio venne inchiodato un piccolo topolino con indosso un mantello. Questo stava a significare che i gatti, gli abitanti di Brolo, erano finalmente riusciti a scacciare i topi con il mantello, gli abitanti di Nonio, dal proprio paese. Si dice, inoltre, che molti abitanti presero con loro dei gatti, proprio per scacciare i topolini.