Il+Santuario+nella+roccia+pi%C3%B9+bello+del+mondo+%C3%A8+in+Italia
viagginewscom
/2022/02/16/santuario-roccia-bello-mondo-madonna-corona/amp/
Il+Santuario+nella+roccia+pi%C3%B9+bello+del+mondo+%C3%A8+in+Italia
viagginewscom
/2022/02/16/santuario-roccia-bello-mondo-madonna-corona/amp/
Destinazioni e Guide turistiche

Il Santuario nella roccia più bello del mondo è in Italia

E’ il Santuario della Madonna della Corona si trova vicino Verona ed è incastonato nella roccia. Uno dei santuari più belli al mondo

Il Santuario di Madonna della Corona a Verona

Nel mondo ci sono santuari, chiese o conventi posizionati in luoghi straordinari: a strapiombo su fiumi oppure incastonati nella roccia, o ancora su isole o speroni di tufo come gli spettacolari monasteri di Meteora in Grecia. Posti che rendono questi santuari ancora più suggestivi e affascinanti rinforzando il loro carico spirituale.

E per ammirare una di queste meraviglie non dovete andare lontano. Già perché il santuario nella roccia più bello del mondo è in Italia. Vicino Verona si trova infatti uno santuario che toglie il fiato per la sua bellezza, è il santuario della Madonna della Corona.

Leggi anche -> La linea di San Michele: i 7 santuari allineati in Europa <<

Santuario nella roccia più suggestivo del mondo è a Verona

L’Italia è un Paese davvero straordinario e non è solo l’amore patriottico a farci parlare, ma la constatazione di quanta bellezza e quanti luoghi particolari e unici ci siano nel nostro Paese. Sapevate che in Italia c’è un santuario che sembra sospeso in aria?

Si tratta del Santuario della Madonna della Corona, in provincia di Verona, costruito intorno al 1600. Su una parete del monte Baldo è stato scavato nella roccia a 775 metri di altitudine questo incredibile santuario.

Questo luogo così speciale era già stato scelto da molti eremiti per la sua straordinaria posizione, poi nel 1530 fu costruita la prima chiesa, che venne completata nel 1680. Successivamente nel 1899 fu rifatta la facciata in stile gotico. E poi recentemente è stato ulteriormente ampliato scavando nella roccia nel monte.

Il cammino per arrivare al Santuario

Ma a rendere speciale e suggestivo il Santuario non è solo la sua posizione così particolare, incastonata nella roccia, ma anche il percorso che bisogna fare per arrivarci. Si tratta infatti di un cammino spettacolare nella natura, a tratti anche molto impegnativo, ma che rende ancora più magnificente la vista e ancora più carica spiritualmente la meta.

Il cammino storico quello che affrontavano i pellegrini si chiama Sentiero della Speranza (CAI n’73) e parte dal piccolo centro di Brentino Belluno. Si deve affrontare un dislivello di circa 600 metri salendo i gradini, oltre 1200 scavati nella roccia, lungo il fianco del Monte Cimo. Alcuni tratti sono più pianeggianti, altri più ripidi. Mentre si sale si incontrano le stazioni del Rosario. Si attraversa poi il ponte in pietra detto del Tiglio e dopo la scalinata si arriva a i piedi del Santuario. Lungo il percorso si trovano degli affacci splendidi come la Croce e si è immersi in una natura rigogliosa. Il percorso si copre in circa 1 ora e mezzo, ma è decisamente impegnativo.

Più facile è raggiungere il Santuario da Spiazzi. La località si trova poco più in alto e vi si trovano tutti i servizi: si può parcheggiare l’auto e scendere a piedi in appena 15 minuti di cammino oppure prendere la navetta che porta direttamente al Santuario. A piedi si può scendere lungo la strada asfaltata, dove si trovano le stazioni della via Crucis, oppure facendo la scalinata che passa attraverso il bosco e che parte dalla piazzetta centrale di Spiazzi.

Uno dei posti da vedere in Italia e che vi lascerà indubbiamente stupefatti è proprio questo Santuario nella roccia, uno dei più belli del mondo.

 

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

Pubblicato da
Cinzia Zadro