Monica Vitti, grande protagonista degli ultimi 70 anni di cinema italiano, purtroppo ci ha lasciati. Ecco dov’è nata e quali erano i suoi luoghi del cuore.
Uno dei grandi volti del cinema italiano è e sarà sempre Monica Vitti, un’attrice a tutto tondo, conosciuta per i suoi grandi ruoli e il suo insuperabile fascino.
Ma dov’è nata la grande star italiana e quali sono stati i suoi luoghi più cari in vita? Vi sveliamo noi queste curiosità, per ricordarla nel giorno della sua scomparsa.
Monica Vitti, dov’è nata l’icona del cinema italiano
Maria Luisa Ceciarelli, conosciuta ai più con lo pseudonimo Monica Vitti, è stata una delle grandi donne del cinema italiano. La sua bellezza, la sua voce roca e l’innata verve sono stati gli elementi che hanno caratterizzato i suoi brillanti 30 anni di carriera.
Nata a Roma il 3 novembre del 1931 da padre romano e da madre bolognese, da bambina Monica Vitti ha vissuto anche a Messina per circa otto anni, per via del lavoro del padre, un Ispettore del Commercio Estero.
Tra i luoghi preferiti di Monica Vitti, Roma è stata la cornice di tutta la sua vita, della sua brillante carriera e dei suoi amori, soprattutto quello con il regista Michelangelo Antonioni, che l’ha diretta in alcuni dei film più belli: L’avventura, La notte e L’Eclisse, e poi Deserto Rosso.
L’attrice ha sempre amato la Capitale, elogiando il suo essere intrisa di storia, di magia e di un fascino ineguagliabile.
La Cupola, il nido d’amore della Vitti e Antonioni in Sardegna
Uno dei luoghi che Monica Vitti ha più amato in vita è stata La Cupola, la villa in Sardegna che ha condiviso con il suo grande amore Antonioni.
Questa si trova nella Costa Paradiso, nel comune di Trinità d’Agultu e Vignola, il sito più votato in Sardegna nella classifica provvisoria dei “luoghidelcuore“ del Fai.
Nei primi anni ’60 Monica Vitti e il regista approdarono in Sardegna, dove il celebre regista decise di girare alcune scene di Deserto Rosso, primo film a colori ed ultimo della celeberrima Tetralogia Esistenziale, che vide come protagonista proprio la sua amata musa dalla voce graffiata.
La Cupola, nata dall’idea della coppia per vivere lì la loro storia d’amore, è un brillante esempio d’architettura ed è raggiungibile da Olbia, in poco più di un’ora, passando per le strade che si snodano lungo i faraglioni tra cespugli di cisto, agavi, ulivi e pini violentemente piegati dal vento.