Sing Sing: la mostra fotografica sui reperti di Pompei al MANN. Tutte le informazioni utili.
Conoscere a fondo la vita quotidiana nell’antica Pompei, scoprirne le abitudini e i segreti attraverso i reperti che sono arrivati fino a noi. Un dono immenso che ci viene concesso dalla tragedia che distrusse migliaia di vite nella violentissima eruzione del Vesuvio del 79 d.C.
Una opportunità imperdibile che ci offre ora la mostra fotografica “Sing Sing. Il corpo di Pompei“, inaugurata lo scorso 21 gennaio al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) e visitabile fino al 30 giugno prossimo.
La mostra espone gli scatti del fotografo Luigi Spina che ritraggono i depositi del MANN e gli antichi reperti pompeiani che qui sono custoditi. Un patrimonio immenso di decine di migliaia di oggetti provenienti dagli scavi di Pompei e collocati negli storici depositi del sottotetto del museo. Il nome Sing Sing richiama volutamente quello del famoso carcere americano perché i depositi del MANN con i loro lunghissimi corridoi e le celle chiuse da inferriate ricordano un carcere.
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La mostra fotografica “Sing Sing. Il corpo di Pompei” vuole offrire uno sguardo inedito sui depositi del MANN e sugli antichissimi reperti pompeiani. Un fermo immagine sulla vita quotidiana di quasi duemila anni fa.
Esplorando i depositi dei sottotetti del MANN, il fotografo Luigi Spina ha scovato oggetti unici, che raccontano la dimensione quotidiana degli antichi abitanti della Campania in epoca
romana: sculture in bronzo, candelabri, lucerne, vasellame, oggetti di uso personale, arredi di antiche domus si integrano, così, in un suggestivo percorso di “anastilosi”. Un termine che in archeologia indica la ricostruzione di una struttura antica tramite la ricomposizione dei pezzi originali.
“Serbatoio immenso per mostre internazionali, l’unico carcere dal quale è facile evadere e andare in giro per il mondo, i celebri depositi del sottotetto detti Sing Sing – definizione coniata da Giuseppe Maggi negli anni ’70 – diventeranno presto una ‘sezione’ del Museo, senza perdere il fascino di luogo magico amato dagli studiosi”, ha dichiarato Paolo Giulierini, Direttore del MANN. “Da tempo è iniziato lo storico riordino e molti materiali attualmente a Sing Sing troveranno spazio nelle rinnovate sezioni vesuviane a partire dalla Campania romana, la prossima estate, seguita dalla tecnologica romana e dalla numismatica. Sing sing sarà di tutti ed avrà un nuovo volto grazie ad una graficizzazione che ne guiderà il percorso di visita; l’esposizione degli oggetti sarà adeguata ai criteri antisismici studiati con il DIST dell’Università Federico II”, ha aggiunto Giulierini.
La mostra, che espone 50 fotografie di Luigi Spina, è allestita nelle sale della collezione Villa dei Papiri del MANN. Gli scatti soni raccolti anche in un volume pubblicato da 5 Continents Editions.
Per informazioni: mannapoli.it/sing-sing-il-corpo-di-pompei
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