Gli stimoli esterni avuti nella nostra infanzia ci hanno regalato quella voglia indomita di partire e di viaggiare. Fra i tanti anche i cartoni della Walt Disney ci hanno messo del loro!
Scalpitiamo. Noi viaggiatori, avventurieri e amanti delle vacanze non ne possiamo più. Ci basta uno zaino in spalle e una prenotazione che non salti due giorni prima della partenza per colpa di quarantene o positività al Covid. Chiediamo molto? Sembra di no, ma in questo preciso momento storico è quasi una kimera partire senza problemi burocratici o il terrore che si debba annullare tutto all’ultimo.
Ma non parliamo di questo. Mettiamo da parte le ansie e i discorsi sulla pandemia. Concentriamoci su altro, ossia sul come mai siamo diventati viaggiatori. A ben pensarci i 30enni e i 40enni di oggi potrebbero tranquillamente dare il merito della loro indole ai cartoni animati della Walt Disney!
A meno che non abbiate un papà o una mamma viaggiatrici o che per lavoro hanno trascorso tanto tempo lontani da casa, il “gene” del viaggio nasce molto spesso da alcuni stimoli esterni che ci piombano addosso e diventano nostri. Un po’ come con i libri. Chi non ha letto On The Road di Jack Kerouac da adolescente e già a metà volume voleva preparare lo zaino e partire? Ecco, anche i cartoni della Walt Disney hanno fatto la loro! Vediamo allora insieme quei cartoni che abbiamo visto da piccoli e che ci hanno inculcato la voglia di partire per il mondo e vivere avventure!
Potremmo andare avanti ancora, parlando di Peter Pan, intrepido viaggiatore che cerca il senso e l’importanza del legame famigliare. Oppure dell’indomita e pazza Alice Nel Paese delle Meraviglie, o di Luca, ultimo film Disney che vede un giovane fuggire dalla sua realtà per trovare un mondo che sia a lui più consono. Insomma, nessuno ha vissuto tremila avventure rimanendo comodamente nella propria cittadina di provincia, non vi pare?