La guida del Sasso Simone: alla scoperta del massiccio che nasconde un’antica fortezza. Tutte le informazioni.
Vi portiamo alla scoperta di un territorio suggestivo e misterioso, compreso tra Marche, Toscana e Romagna. Si tratta del Parco del Sasso Simone e Simoncello, due massicci di roccia calcarea che spuntano dalle colline preappenniniche come in un paesaggio del West americano.
Il più grande, l’imponente massiccio del Sasso Simone, o Sasso di Simone come è anche chiamato, raggiunge i di 1204 metri di quota, dominando la regione del Montefeltro, compresa tra Romagna e Marche. Il Sasso Simone nasconde i ruderi di un’antica fortezza medicea. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
Il massiccio del Sasso Simone è compreso nel comune di Sestino, in provincia di Arezzo, al confine con quello di Carpegna, in provincia di Pesaro-Urbino. Rientra nella Riserva naturale del Sasso di Simone, in Toscana, e il suo territorio è compreso nel Parco Naturale Sasso Simone e Simoncello, nelle Marche.
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Il paesaggio naturalistico di questa zona dalla bellezza selvaggia si caratterizza per la conformazione di questo “sasso” gigantesco, con pareti ripide che scendono perpendicolari al terreno e un’ampia cima piatta che lo fa assomigliare ad un altopiano. Vicino si trova il Sasso Simoncello, un altro massiccio più piccolo ma più alto, a 1220 metri sul mare. Si tratta di una delle zone più inaccessibili dell’Appennino per la morfologia impervia.
Le caratteristiche di questo territorio indussero Cosimo I De’ Medici nel 1565 a far costruire sulla cima del Sasso Simone una città fortificata, la “Città del Sole“, dal nome analogo a quello di “Terra del Sole”, l’altra città-fortezza medicea costruita nel 1564 in Romagna e oggi compresa nel comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole, in provincia di Forlì Cesena. La zona del Sasso Simone all’epoca era particolarmente strategica, crocevia tra Ducato di Urbino, Contea di Carpegna e Stato Pontificio. Cosimo I volle costruire una città-fortezza sopra il massiccio proprio per dominare il sottostante Montefeltro dei Duchi di Urbino, contrapponendosi al vicino castello di San Leo.
La città fortificata fu realizzata dagli architetti Giovanni Camerini e Simone Genga e fu utilizzata per quasi un secolo sia come città militare che civile. La Città del Sole, tuttavia, non fu mai completata, e con il tempo venne abbandonata, sia per le mutate condizioni politiche, che non la resero più necessaria, sia per le condizioni naturali particolarmente avverse che la rendevano un luogo inospitale, dove nessuno voleva andare a vivere. La città fu abbandonata definitivamente alla fine del XVII secolo, nel 1674, quando il centro abitato era già gravemente deteriorato.
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Con il tempo, l’erosione degli agenti atmosferici e il sopravvento della natura unito allo smantellamento urbano per il recupero dei materiali da riutilizzare trasformarono la Città del Sole in rudere a malapena visibile nel paesaggio, rendendo il luogo ancora più suggestivo e misterioso.
Dell’antico insediamento oggi rimangono pochissime rovine a mala pena visibili, come una strada selciata nel terreno che sale verso la cima del Sasso Simone, una cisterna d’acqua e alcuni ruderi nascosti tra la vegetazione e tutti da scoprire in questo luogo selvaggio e ricco di fascino. Quassù si organizzano diverse escursioni.
Per informazioni sul Sasso Simone e il suo territorio rimandiamo ai seguenti link:
Di Valeria Bellagamba