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Enogastronomia

Quanto costa mangiare nel miglior ristorante del mondo, il Noma

Il Noma di Copenaghen è il miglior ristorante del mondo: ecco quanto costa una cena e dove si trova

Il ristorante Noma di Copenaghen, il migliore del mondo

Se avete voglia di mettere sotto i denti le prelibatezze migliori del mondo organizzatevi per tempo e volate a Copenaghen. E’ infatti nella capitale danese che si trova il miglior ristorante del mondo – giudicato il migliore per 5 volte, l’ultima nel 2021 – il tre stelle Michelin, Noma.

E oltre a farvi venire l’acquolina in bocca e a prenotare con mesi di anticipo mettete da parte anche parecchi soldi. Già perché mangiare nel miglior ristorante del mondo non è certo economico. Ma cosa si mangia al Noma, il miglior ristorante del mondo e quanto costa?

Mangiare al Noma, il miglior ristorante del mondo

La Danimarca è una delle nazioni più all’avanguardia in fatto di cibo e sperimentazioni. Fra le sue vie e le sue isole cucinano infatti alcuni dei migliori chef del mondo e ovunque c’è un’attenzione enorme – dal ristorante più semplice a quello di lusso – alla qualità dei prodotti. Non a caso è la città in cui si mangia meglio al mondo.

A Copenaghen potrete trovare molti ristoranti che vantano stelle Michelin o che hanno ricevuto riconoscimenti. Ma non solo anche nei bistrò o nei food truck scoprirete una particolare attenzione per i prodotti bio e a km zero.
E dell’attenzione alla materie prime e alla stagionalità ne ha fatto una caratteristica indissolubile il Noma, il ristorante migliore del mondo.

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Il menù del Noma e quanto costa

A capo del Noma c’è lo chef Renè Redzepi, capace di reinventarsi, chiudere e riaprire e aggiungere un ulteriore stella al suo cappello. Così che ora il Noma ha 3 stelle Michelin e si trova nel Best of the Best dei ristoranti del mondo. Il menù del Noma è costruito sulla stagionalità dei prodotti: ha tre diversi menù durante l’anno. Ogni menù è disegnato sulla reperibilità dei prodotti.

Così in inverno, da febbraio a maggio, la cucina è base di pesce, in estate a base di vegetali e in autunno il menù è basato sui prodotti del bosco. Prima dell’inizio di ogni stagione il ristorante chiude per circa un mese, così da sviluppare al meglio il menù.

Per prenotare un tavolo al Noma dovete pensarci con molto anticipo e farlo velocemente i posti vanno esauriti in pochi giorni. E le disponibilità per i mesi successivi vengono messe solo sul finire della stagione precedente.

Ma cosa si mangia al Noma? Come abbiamo detto in ogni stagione c’è un menù differente. Menù che è uguale per tutti ed è composto da circa 15/18 portate, fatte a volte con ingredienti genuini all’apparenza perfino semplici, altre con prodotti inaspettati, e sempre con accostamenti rari od unici. Il risultato è incredibile.

La domanda che tutti si pongono è quanto costa mangiare al Noma? Parecchio. Il costi si aggira sui 400 euro a persona, vino escluso. Se si vuole anche l’accostamento con i vini bisogna mettere sul piatto altri 240 euro.

Dove si trova il Noma di Copenaghen

Nonostante il costo del Noma, non aspettatevi un ambiente sfarzoso. Lo stile di Noma è molto minimal e semplice. Così anche il posto dove si trova è decisamente particolare. Il nuovo Noma aperto nel 2018 si trova vicino Christania, il quartiere hippie dove vive una comunità anarchica sin dagli anni ’60. Il ristorante Noma si trova in Refshalevej 96.

Il ristorante è composto da un corpo centrale – con cucina a vista e sale da pranzo – e da due serre dove vengono coltivati i prodotti poi utilizzati in cucina. C’è poi un deposito dove viene conservata la carne, le sale per la fermentazione e la cantina per il vino.

Andare al Noma è diventata una delle mete da vedere – da fuori per chi non ha prenotato o non può permetterselo – a Copenaghen.

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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Cinzia Zadro