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Tutto quello che dovresti sapere sui viaggi in questo periodo: chiariamo ogni dubbio sul Green pass, mezzi di trasporto e le differenze dei vari paesi.
Devi sapere che dal mese di gennaio, fino al termine dello stato di emergenza, che ad oggi è stato fissato al 31 marzo 2022, sono state aggiornate le regole sul Super Green Pass. È infatti diventato obbligatorio per diversi servizi: dai viaggi in aereo, quelli in treno e mezzi pubblici in generale. Vediamo quando dobbiamo mostrarlo.
Prima di tutto facciamo un passo indietro e vediamo la differenza tra la Certificazione Verde europea, il Green Pass base e Super Green Pass, detto anche rafforzato.
Per viaggiare dentro l’Unione Europea occorre mostrare la Certificazione verde COVID-19, la quale dichiara che hai terminato il ciclo vaccinale, quindi doppia dose o dose singola nel caso del vaccino di Johnson e Johnson. Oppure di essere negativi a un test molecolare fatto nelle ultime 72 ore, 48 ore se invece si decide di fare il test è antigenico o di essere guarito dal virus da non più di sei mesi.
Dando uno sguardo a quello che accade in patria, per quanto riguarda i certificati, al momento all’attivo ci sono 3 tipologie:
Fatta questa suddivisione apriamo il discorso sugli spostamenti.
Il Super Green Pass rafforzato serve nelle zone: bianche, gialle e arancioni, per fruire di tutti i servizi che sono soggetti a vincoli. Ad oggi per quanto riguarda i viaggi, il Super Green Pass è obbligatorio per usare i mezzi di trasporto pubblico o privato di linea. Per cui in Italia dobbiamo mostrare il certificato verde rafforzato per viaggiare in aereo, in treno, in nave, in traghetto, negli autobus locali o quelli che collegano più regioni.
Il consiglio, per rimanere costantemente aggiornati sui vari aggiornamenti e sviluppi è di consultare la pagina dedicata sul sito della Commissione Europea.
Onde evitare situazioni spiacevoli è sempre bene controllare cosa il singolo Paese ha preventivato a livello di procedura, ecco alcune differenze tra 3 stati.
Per gli Italiani che vogliono andare in Francia, possono farlo in questi casi:
L’Italia è nell’elenco dei paesi ad alto rischio, quindi dal 1 gennaio 2022 per entrare su suolo tedesco ecco la procedura.
L’Austria invece fa una differenziazione a seconda del Paese in cui ci sono varianti.
Nei Paesi che non sono considerati zone di diffusioni delle varianti, tra cui l’Italia.
È richiesto il certificato vaccinale valido o prova di guarigione dal virus negli ultimi 6 mesi. Oltre ad un test molecolare negativo fatto nelle 72 ore precedenti, onde evitare la quarantena fiduciaria che può essere interrotta solo con un tampone molecolare.
Sono esentati dalla quarantena coloro che hanno fatto il richiamo o che sono guariti dal virus negli ultimi 90 giorni. Sono considerati “booster” anche la guarigione e prima dose di vaccino e il ciclo completo di vaccinazione.