Quando si va fare trekking in inverno bisogna fare attenzione a diversi fattori per la propria sicurezza. Ecco quali sono.
Fare trekking è sempre una bellissima attività nonché una soluzione perfetta per unire la voglia di uscire e di respirare la natura nella sua completezza, con l’importanza dell’attività fisica per il nostro corpo. Tuttavia, fare trekking in inverno, non è sempre facile. Al di là delle difficoltà atmosferiche date da pioggia e neve che possono coglierci nel bel mezzo della passeggiata, ci sono anche rischi fisici e per la nostra salute che non dovremmo proprio sottovalutare, come l’ipotermia.
A raccontarci tutti i rischi principali cui potremmo essere soggetti durante una passeggiata nella natura in inverno, è il sito trekking.it che, in qualità di esperti del settore, hanno analizzato le difficoltà che ci sono nel praticare questo sport nei mesi più freddi. Il primo e più importante pericolo a cui prestare attenzione è l’ipotermia. La dispersione del calore corporeo quando ci si ferma, o il repentino calo delle temperature la sera, diventa un nemico pericoloso. In questi casi proviamo molta più fatica e ci affatichiamo con una rapidità estrema.
Come accorgerci dell’ipotermia? Senso di freddo estremo, fame e sete sono i segnali da monitorare. È quindi sempre bene avere con sé una coperta isotermica e un piumino per coprirsi al meglio, soprattutto quando si è terminata l’attività fisica. Cercate poi di avere sempre con voi qualche cibo di scorta, come gel energetici, frutta secca, barrette che aiutano e reintegrare tutte le calorie che vengono bruciate con estrema rapidità. Altrettanto importante è non dimenticarsi di bere perché, anche se non sentiamo la sete in ambienti freddi, in realtà abbiamo disperso molti liquidi e bisogna bere prima che scatti lo stimolo della sete. Bevete con calma e non ingoiate bevande troppo fredde. Meglio avere con sé un termos e bere un té caldo per riscaldarsi.