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La città più bella della Toscana da vedere a gennaio

Dove andare in Toscana a Gennaio: oltre a Siena e Firenze c’è Arezzo una delle mete migliori dove andare nei mesi invernali

Dove andare a gennaio: Arezzo in Toscana è un’ottima idea

Se c’è una città in Toscana che ama il Natale incommensurabilmente quella è Arezzo. Nel periodo delle feste Arezzo si riempi di addobbi, mercatini, luminarie e diventando ufficialmente la città del Natale. Ma anche quando le feste sono passate la città rimane una delle più belle da vedere in inverno in Toscana.

Viene spesso preferita Siena od ovviamente Firenze, eppure Arezzo sa essere estremamente accogliente, anzi lo è ancora di più nei grigi mesi invernali. Ecco perché andarci e cosa vedere ad Arezzo a gennaio e febbraio.

Arezzo, la città migliore da vedere a Gennaio e Febbraio

Fino al 9 gennaio 2022 Arezzo è la Città del Natale con le sue meravigliose installazioni luminose, gli addobbi e i mercatini. Poi vengono smontati, ma non per questo non vale la pena andare ad Arezzo. Anzi.

Intanto fino al 30 gennaio 2022 ci sarà il Luna Park nell’area di via Duccio di Boninsegna; Poi il primo weekend di febbraio la Fiera Antiquaria di Arezzo uno degli eventi più importanti d’Italia; a febbraio il Premio Biennale Nazionale di Pittura con tantissime opere esposte; poi il Carnevale di Arezzo uno degli appuntamenti più importanti d’Italia dovrebbe svolgersi fra febbraio e marzo 2022. La situazione dei contagi non prevede ancora di stilare il calendario. La speranza ovviamente è che si possa svolgere.

Cosa vedere ad Arezzo

Principalmente conosciuta per la Giostra del Saracino e per il mercato dell’antiquariato Arezzo nasconde molti dettagli che meritano essere visitati. Per gli amanti del folclore e delle rievocazioni storiche in costumi medievali, sono due le date da segnare in cui si svolge il famoso evento annuale: la Giostra di San Donato il penultimo sabato del mese di Giugno e la Giostra di Settembre che si svolge la prima domenica di Settembre.

Oltre a questi due appuntamenti nei mesi caldi, per esplorare Arezzo anche nei mesi più freddi si mostra bellissima ai suoi visitatori. Avvolta in un’atmosfera suggestiva, spazzata dal freddo, ma riscaldata dalla bellezze dei suoi capolavori e dal calore delle sue leccornie.

La Basilica di San Francesco, dove è possibile ammirare un capolavoro dell’arte italiana “La Leggenda della Vera Croce” di Piero della Francesca oltre agli affreschi che prendono ispirazione dalla “Legenda Aurea” scritta dal vescovo ligure Jacopo da Varazze (Varagine).

La famosa Piazza Vasari meglio conosciuta come Piazza Grande, complesso architettonico che con semplicità e armonia vede protagonisti, nella sua forma particolare a trapezio, chiese, botteghe, loggiati ed edifici storici.

Il Duomo di San Donato, la chiesa principale per gli Aretini, che risiede sull’antica acropoli cittadina ove si trova la Santissima Trinità fra i santi Donato e Bernardo di Andrea della Robbia: al suo interno merita osservare lo splendore delle vetrate colorate di Guillaume de Marcillat, oltre alla Maddalena di Piero della Francesca.

Altra tappa valida per sfruttare al meglio le domeniche senza resse è la visita al Museo di Arte Medievale e Moderna che si sviluppa articolandosi in diverse sale, ognuna di un periodo storico particolare, che affaccia- no sul chiostro.

Fra le persone di spicco a cui Arezzo ha dato i natali, Giorgio Vasari è colui al quale la città ha reso omaggio: pittore, storico dell’arte e architetto, nacque ad Arezzo il 30 luglio 1511 e iniziò la sua formazione nella bottega di Guillaume de Marcillat ; affrescò e abbellì il palazzetto che poi nel 1911 fu trasformato in Museo ed Archivio Vasariano.

Arezzo, piazza Grande

Una vasta gamma di luoghi da scovare e visitare per trascorrere una giornata all’insegna dell’arte e della cultura nella “bomboniera” aretina. Una delle città della Toscana più belle dove andare a gennaio e febbraio.

A cura di Carlotta Cigliana

 

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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Cinzia Zadro