Arriva il Super Green pass sui mezzi di trasporto. Le ultime novità in discussione al governo.
Tra poco per viaggiare sui mezzi di trasporto in Italia non basterà più il Green pass base, quello che include anche il tampone negativo. Il governo, infatti, ha deciso nuove misure di contenimento della pandemia di Coronavirus, a seguito della recente esplosione di casi dovuta soprattutto alla nuova variante Omicron, molto più contagiosa.
Tra le nuove misure che sono state approvate dal Consiglio dei Ministri, seguito alla lunga riunione del Cts nel pomeriggio del 29 dicembre, c’è anche quella che estende il Super Green pass sui mezzi di trasporto. Per salire su treni, aerei, autobus e metropolitane è dunque obbligatorio essere vaccinati o guariti.
Questa è solo una delle nuove misure approvate dal governo. Ecco cosa bisogna sapere.
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Da settembre a dicembre 2021, il governo ha inasprito le regole sul Green pass per i mezzi di trasporto pubblico. Al 1° settembre aveva introdotto il Green pass base, con vaccino, guarigione e tampone negativo, per i mezzi pubblici a lunga percorrenza (aerei nazionali, treni alta velocità e Intercity, pullman, navi e traghetti, con alcune eccezioni).
Poi, dal 6 dicembre, con l’introduzione del Super Green pass, il Green pass base è stato esteso, diventando obbligatorio su tutti i mezzi di trasporto pubblico, anche sui treni interregionali e regionali, sugli autobus urbani, i tram e le metropolitane. Finora, dunque, è bastato il tampone negativo per salire su un autobus o treno.
Invece, dal 10 gennaio 2022, fino alla fine dello stato di emergenza (31 marzo), sui mezzi pubblici sarà obbligatorio il Green pass rafforzato. Dunque si potrà salire sul treno e sull’autobus solo se si è vaccinati o guariti dal Covid, con la certificazione relativa. È una restrizione molto pesante che impedisce ai non vaccinati l’uso di qualunque mezzo pubblico. Quasi un obbligo vaccinale.
Sempre dal 10 gennaio, il Green pass rafforzato è esteso anche agli alberghi e alle strutture ricettive, ai servizi di ristorazione all’aperto, agli impianti sciistici, per partecipare a ricevimenti di nozze e feste a seguito di altre cerimonie civili o religiose, per fiere e sagre, convegni e congressi, piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto, centri culturali, centri sociali e ricreativi per le attività all’aperto.
Di nuovo ridotta la capienza degli stadi: al 50% all’aperto e al 35% al chiuso.
L’altra importante misura, per evitare lunghe assenze dal lavoro e agevolare gli spostamenti, è la riduzione o addirittura cancellazione della quarantena per vaccinati. Il governo ha accolto le indicazioni del Cts in merito.
La quarantena sarà azzerata per le persone vaccinate con tre dosi e con due dosi da meno di quattro mesi che entrano in contatto con un positivo e non presentano sintomi. Dunque, non dovranno mettersi in isolamento e dovranno indossare la mascherina Ffp2 per una settimana.
Le persone vaccinate che sono nell’intervallo di rischio tra seconda e terza dose, se sono entrate in contatto con un positivo devono sottoporsi a un isolamento di 5 giorni e al termine fare un tampone, antigenico o molecolare, che dovrà essere negativo. Tutto ciò solo in assenza di sintomi, perché altrimenti tutto resterebbe come prima.
I non vaccinati entrati in contatto con un positivo, invece, dovranno sottoporsi sempre alla quarantena di 10 giorni seguita da tampone negativo oppure dovranno far passare 14 giorni senza tampone finale. Naturalmente sempre purché non si manifestino dei sintomi.
Le nuove regole sulle quarantene si applicheranno subito, quelle sull’estensione del Super Green pass entreranno in vigore il 10 gennaio 2022.
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