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Avvistare i delfini in mare aperto non è facile. Perché ogni tanto sembrano sparire?

Se sperate di avvistare i delfini in ogni momento dell’anno e ad ogni uscita in barca, dovete modificare le vostre aspettative! Ecco cosa ci hanno raccontato i biologi di Delfini del Ponente.

I delfini spariscono? – Adobe Stock

Ci sono alcuni periodi dell’anno in cui, viaggiando e spostandosi per mare, oppure navigando proprio per andare alla ricerca dei cetacei, gli avvistamenti sono tantissimi e continui. Altre volte invece in cui sembra che balene, capodogli e delfini si nascondano o spariscano nel nulla. A notarlo non siamo solo noi appassionati, ma anche il gruppo di ricercatori dell’associazione Delfini del Ponente che spesso ci hanno accompagnato a scoprire meglio le meraviglie del nostro mar Mediterraneo. Così abbiamo chiesto proprio a loro di spiegarci come mai in alcuni periodo dell’anno i delfini e i cetacei sembrano sparire.

Osservare i delfini in mare aperto non è scontato

La prima cosa di cui bisogna tenere conto quando si parla di animali in libertà e nel loro habitat è che noi osservatori siamo sempre degli ospiti. Quindi non è obbligatorio che, ad ogni uscita, essi si mostrino a noi. Tuttavia, i ricercatori che escono in mare con frequenza maggiore hanno sicuramente più possibilità di osservarli. Ma come mai sembra che, ogni tanto, spariscano nel nulla?

Abbiamo chiesto delucidazioni a Davide Ascheri, biologo e presidente dell’Associazione Delfini del Ponente che ci ha spiegato qualcosa di più sulla presenza dei cetacei nel Santuario Pelgos. “In quest’area protetta i cetacei sono presenti praticamente in tutte le stagioni. In mare aperto, infatti, non è difficile incontrarli in qualsiasi momento dell’anno. Qui non c’è una stagionalità, a differenza delle altre parti del mondo: i nostri cetacei infatti non compiono lunghe migrazioni come nell’Oceano, anche se si spostano all’interno del Mediterraneo“.

C’è però una piccola eccezione: “Gli animali che si muovono di più sono le balenottere comuni che arrivano in massa dal sud Italia o dalle Baleari soprattutto in primavera e in estate perché nello specchio di mare del Santuario c’è molto più cibo“.  Tutte le altre specie invece sono residenti: stenelle, globicefali, zifi… sono presenti in mare aperto praticamente sempre.

 

La presenza di tursiopi nel Mar Ligure di Ponente

Il team di ricercatori ha però notato che la presenza di tursiopi nel 2021, soprattutto da metà luglio nella zona della Liguria di Ponente, è calata rispetto agli ultimi 4 anni di studio.

È un avvenimento interessante perché bisogna capire come mai è avvenuta questa diminuzione. Sono calate le prede? C’è stato un maggior traffico navale e un maggior impatto antropico? Molto probabilmente – chiosa Ascheri – Fa parte di un ciclo, di una variabilità normale. Ora sono tornati, tanti, in tutta la nostra area di studio. Una cosa però va detta: sembrerebbe che nei mesi invernali e primaverili i tursiopi siano più vicini alla costa rispetto all’estate quando la presenza umana è più elevata“.

L’importanza dello studio di delfini, balene e capodogli

Gli spostamenti dei grandi abitanti del mare, come delfini, balene e capodogli sono quindi un elemento di studio che da sempre affascina i ricercatori.

Gli studi approfonditi e una ricerca costante, proprio come stanno facendo gli esperti dell’Associazione Delfini del Ponente, sono quindi elementi fondamentali per capire al meglio le abitudini di questi meravigliosi cetacei che popolano il nostro mare.

Selena Marvaldi

Selena Marvaldi, classe 1987, giornalista pubblicista. Appassionata di natura, viaggi in mare e cultura. Laureata in Informazione ed Editoria a Genova, porta sempre nel cuore la sua terra che ama raccontare nei suoi articoli

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Selena Marvaldi