Giunti alla fine dell’anno vogliamo solo goderci le feste di Natale in compagnia dei nostri cari, parenti e amici. Soprattutto, abbiamo necessità di staccare un po’ la spina dalla routine quotidiana, che troppo spesso è fatta di stress sul posto di lavoro e di mille e una incombenze familiari. Niente di meglio che programmare una vacanza per andare alla scoperta delle molte bellezze che il territorio italiano ha da offrire. Anche perché quest’anno, seppur caratterizzato da minori restrizioni, si annuncia ancora all’insegna della limitazione degli spostamenti, in particolare verso l’estero. L’ideale, visto che l’offerta del Belpaese può ben dirsi senza rivali nel mondo, sarà dunque rimanere nei confini nazionali.
Il Friuli-Venezia Giulia, dopo aver registrato un boom di presenze la scorsa estate, si annuncia ancora tra le destinazioni più gettonate. La sua offerta è al top sia sotto l’aspetto delle bellezze storiche e artistiche che dal punto di vista paesaggistico e della buona tavola. A guidare la classifica dei luoghi più suggestivi e interessanti da visitare c’è senza dubbio San Daniele del Friuli, suggestivo comune in provincia di Udine. È qui che da secoli viene prodotto il Prosciutto di San Daniele, una DOP fiore all’occhiello della regione e dell’Italia intera. Si tratta di un vero e proprio simbolo del made in Italy apprezzato in tutto il mondo, dall’Europa alle Americhe in Australia e Giappone.
Quando arriva il momento di definire l’itinerario di viaggio in Friuli-Venezia Giulia si dovrà necessariamente inserire la tappa a San Daniele. Vediamo quali sono le location più suggestive da visitare, i suoi monumenti più belli per poi soffermarci sull’importante offerta gastronomica, in grado di caratterizzare l’intero territorio. Il centro storico di San Daniele del Friuli presenta moltissimi scorci mozzafiato e punti di interesse storici, architettonici e religiosi.
Il punto di forza dell’offerta turistica di San Daniele del Friuli è senza dubbio legato al settore della gastronomia. I prosciuttifici della zona rappresentano un’istituzione, veri e propri scrigni di saperi tramandati di generazione in generazione. Quella riguardante lo speciale processo di lavorazione del San Daniele DOP è una tradizione che affonda le sue radici indietro nel tempo: infatti, si deve tornare fino al periodo compreso tra XI e VIII secolo avanti Cristo per trovarne le prime tracce. I tre ingredienti chiave dell’intero processo produttivo – cosce di suino italiano, sale marino e lo speciale microclima dell’Anfiteatro Morenico – vengono plasmati con maestria dando vita a un capolavoro del gusto senza rivali.
Per immergersi correttamente nel territorio e nelle peculiarità gastronomiche, la cosa migliore sarà prenotare un tour in uno dei molti prosciuttifici che offrono questa possibilità. I tecnici accoglieranno i visitatori narrando la storia e i valori che da sempre animano la produzione, inoltre si potrà degustare il Prosciutto di San Daniele in abbinamento ai migliori vini anch’essi espressione del territorio.