Francia: stop ai viaggi con il Regno Unito, vietati quelli non essenziali a causa della variante Omicron. Le ultime notizie.
Arriva dalla Francia lo stop ai viaggi da e per il Regno Unito. Una decisione drastica dovuta all’elevata diffusione della variante Omicron del Coronavirus nel Paese d’Oltremanica. Ieri in Gran Bretagna si sono avuti oltre 78mila casi giornalieri, il numero più alto mai registrato da inizio pandemia. Effetto della nuova variante che ha un tasso di raddoppio molto veloce, di poco più di due giorni.
I Paesi, pertanto, corrono ai ripari. Mentre l’Italia introduce l’obbligo del tampone negativo per tutti gli arrivi dall’estero, anche di vaccinati, seguita dalla Grecia, la Francia prende una decisione più drastica, vietando i viaggi non strettamente essenziali con il Regno Unito. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
Francia: stop ai viaggi con il Regno Unito, vietati quelli non essenziali
Una misura estrema per contrastare la rapida diffusione della variante Omicron del Coronavirus: dalla mezzanotte di sabato 18 dicembre saranno vietati in Francia tutti i viaggi non essenziali da e per il Regno Unito (quando qui saranno ancora le 23 del 17 dicembre).
Il provvedimento è stato annunciato dal governo francese, tramite il portavoce Gabriel Attal.
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Dunque, da sabato prossimo in Francia saranno consentiti i viaggi da e per il Regno Unito solo ai cittadini francesi che dimostreranno di avere motivi urgenti, come la malattia o la morte di un familiare o una visita medica.
Oltre ai viaggi per turismo, saranno vietati anche i viaggi di lavoro, tranne che per gli autotrasportatori.
Infine, le persone che saranno autorizzate ad entrare in Francia dal Regno Unito dovranno mettersi in isolamento per sette giorni. In caso di tampone negativo al virus, tuttavia, l’isolamento potrà terminare dopo 48 ore.
Nel frattempo, nell’Unione Europea si cerca di mantenere un coordinamento internazionale sulla gestione della libertà di circolazione nell’Unione e su eventuali misure restrittive ai viaggi dei cittadini europei. I Paesi UE riuniti oggi al Consiglio europeo di Bruxelles concordano sulla importanza della vaccinazione e sulla necessità di accelerare la somministrazione della terza dose.
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