I contagi da Coronavirus tornano a salire e gli italiani cancellano le prenotazioni per le vacanze.
Il ritorno legato alla paura del contagio dal covid-19 si sta facendo sentire: i numeri parlano chiaro, molte regioni rischiano di di ritornare in zona gialla e la pressione sugli ospedali sta tornando a salire. Nonostante la campagna vaccinale, purtroppo, il numero di persone ancora non totalmente coperte è alto e per questo la circolazione del Coronavirus è ancora elevata.
Quarta ondata e prenotazioni cancellate
Si parla di quarta ondata. Si fanno polemiche sul ritardo per quanto riguarda la partenza della terza dose di vaccinazione, ma in tutto questo a rimetterci sono quasi sempre le attività commerciali, come il settore turistico e alberghiero. Proprio loro infatti vedono nel periodo di punta di dicembre un calo delle prenotazioni e un aumento delle cancellazioni proprio a seguito di questa paura crescente.
Gli italiani che rinunciano alle vacanze di Natale
Troppi contagi, si parla di lockdown, il virus che continua a correre e i dubbi degli italiani anche in merito al Green pass o al super Green pass necessario per partire sono sempre di più. Quindi gli italiani sembra che vogliano rimanere a casa per Natale e tutti coloro che avevano prenotato le ferie stanno iniziando a cancellare, a disdire o a chiedere informazioni sulle tempistiche per ottenere la cancellazione gratuita. Lo spettro dei contagi infatti si fa sentire e negli ultimi giorni, secondo un’indagine di settore, si è parlato di oltre due milioni e mezzo di disdette. Quindi di 11 milioni di Italiani che volevano partire e andare in tanti sono fermi, preoccupati che il contagio possa tornare a salire.. Una incertezza continua che quindi va a influenzare non poco il settore turistico.
Le mete che resistono
La montagna a oggi fortunatamente registra il tutto esaurito anche perché moltissime persone hanno preferito affittare una casa in cui sono solo loro e sulle piste da sci, ovviamente, il rischio di contagio non è elevatissimo. Invece per quanto riguarda le grandi città o le vacanze diciamo più culturali o dedicate al relax, nonostante la voglia di partire, la paura sta avendo la meglio.