Dove andare in Italia a Natale: il borgo di Natale di Greccio. Un piccolo paese-presepe in cui vivere la magia delle feste e delle tradizioni
Se amate il presepe c’è un luogo in Italia dove andare a Natale, un posto in cui vivere la suggestiva atmosfera delle feste immersi in un posto da sogno. Nel nostro Paese ci sono molti cosiddetti borghi-presepe, ovvero paesini che nel periodo natalizio si trasformano diventando essi stessi un unico grande presepe. Ma c’è un borgo che è più speciale di tutti gli altri ed è detto il borgo di Natale.
Questo borgo-presepe così bello e unico è Greccio, in provincia di Rieti, nell’alto Lazio. E’ il paese dove il presepe è nato per mano di San Francesco, un posto che a distanza di secoli mantiene intatta la sua spiritualità e a Natale si trasforma in un posto incantato.
Greccio, il paese del presepe
Era il Natale del 1223 quando San Francesco riprodusse per la prima volta nella Storia la scena della Natività. E quando lo fece si trovava proprio a Greccio, piccolo paese nella valle reatina, non lontano dal confine con l’Umbria e Assisi.
Visitare oggi Greccio significa ritrovare quasi lo stesso luogo che ispirò il Santo. Il centro storico di questo paesino di poco più di 1000 anime è rimasto infatti pressoché intatto nella sua struttura medievale ed è diventato uno dei borghi più belli d’Italia.
Ma oltre ad aver conservato la bellezza architettonica, Greccio ha conservato lo spirito del Natale, diventando un centro riconosciuto a livello mondiale della Cristianità. Così Greccio, il paese dove è stata riprodotta per la prima volta la Natività, è gemellato con il luogo dove la Natività è avvenuta sul serio, ovvero Betlemme.
Da quasi 50 anni a Greccio si svolge nel periodo natalizio uno dei presepi viventi più suggestivi d’Italia. Un’occasione per vivere con trasporto ed emozione la festività Natalizia in un luogo che ha visto nascere il presepe.
Cosa vedere a Greccio, il borgo del Natale
Greccio è profondamente legato alla figura di San Francesco e visitare questo paese vuol dire conoscere più da vicino la figura del Poverello di Assisi. In questo piccolo borgo ci sono infatti testimonianze della sua presenza come il grande Santuario, la cappella del Presepe, e anche lungo i sentieri che da Greccio portano ad Assisi e che il Santo era solito percorrere.
Il Santuario si trova quasi inerpicato sulla roccia ed è stato costruito a partire dalla grotta dove nel 1223 San Francesco allestì il primo presepe della Storia, un presepe vivente. La grotta è tuttora visitabile e vi si trovano affrescate le scene del Presepe di Greccio e la Natività di Betlemme.
Greccio lo si scorge da lontano arroccato com’è sulle pendici del Monte Lacerone e camminare fra i suoi vicoli è fare un salto indietro nel tempo. La struttura infatti è quella tipica medievale, sono ancora in piedi le mura, due delle sei torri che proteggevano questo antico ‘castrum’ e parte del Castello risalente all’anno 1000. Ci sono poi delle splendide chiese come quella in stile barocco, Santa Maria del Giglio, che si trova sulla piazza principale.
Cosa fare a Greccio a Natale
Nel periodo delle feste l’atmosfera a Greccio diventa davvero affascinante. Gli addobbi, con le soffuse lucine, rendono questo un paese-presepe. Ci sono poi i mercatini di Natale pieni di oggetti di artigianato, di decorazioni ed ovviamente si svolge il presepe vivente.
Verrà poi allestito per il periodo di Natale un ‘Christmas Village’ dove trovare prodotti tipici dell’enogastronomia e oggettistica, oltre a una serie di spettacoli a tema ovviamente natalizio.
L’appuntamento più importante a Greccio è quello con il presepe vivente. Sei quadri con personaggi in costume che ricostruiscono la nascita del primo presepe della Storia. La rievocazione storica si terrà il 24 dicembre alle ore 22.30, il 26 e 28 dicembre alle ore 17.30 e l’1, il 6, il 7 e l’8 gennaio 2023 sempre alle ore 17.30. Per assistere alla rappresentazione sono state create delle tensostrutture ampie e riscaldate.
Andare a Greccio a dicembre vuol dire immergersi in quello che è probabilmente il borgo di Natale più bello d’Italia.