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Barbados diventa indipendente, addio alla Corona britannica

Barbados è diventata indipendente, la più recente repubblica del mondo che ha detto addio alla Regina Elisabetta II. 

Barbados diventa indipendente, addio alla Corona britannica. Credits: Flickr

Dopo 396 anni, il sole è tramontato sul regno della monarchia britannica sull‘isola caraibica di Barbados, un evento unico ai giorni nostri che proclama la più giovane nuova repubblica.

Una nuova era per Barbados, l’isola dei Caraibi orientali, che all’inizio di questa settimana è diventata finalmente indipendente dal Regno Britannico. Una grande cerimonia per festeggiare la nuova Repubblica si è svolta alla presenza del Principe di Galles Carlo e di Rihanna, la cittadina barbadiana più famosa al mondo, proprio ieri.

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La nuova Repubblica di Barbados

Scoccata la mezzanotte tra lunedì e martedì, la bandiera della Royal Standard che rappresenta la Regina è stata abbassata, dichiarando così l’ufficialità dell’indipendenza di Barbados.

Dame Sandra Mason, 72 anni, governatore generale dell’isola dal 2018, è stata nominata presidentessa eletta della nazione, a seguito di un voto in parlamento il mese scorso. Ora sostituisce la Regina come capo di stato.

Le persone presenti in piazza a Bridgetown, la capitale, hanno applaudito mentre Dame Sandra Mason ha prestato giuramento di fedeltà al suo paese. Centinaia di persone lungo il ponte di Chamberlain applaudivano, insieme al saluto di ben ventuno colpi mentre suonava l’inno nazionale. Anche la cantante barbadiana Rihanna ha partecipato alla cerimonia ed è stata dichiarata eroe nazionale, visto che è la cittadina di Barbados più famosa al mondo.

La nuova presidentessa è stata molto felice del suo nuovo ruolo e ha dato speranza ai suoi cittadini: “Il nostro Paese deve avere grandi sogni e lottare per realizzarli”

Anche il Principe Carlo, presente a tutta la cerimonia, ha fatto un discorso molto bello nei confronti dei cittadini di Barbados, incoraggiandoli a prendere in mano la loro indipendenza: “Dai giorni più bui del nostro passato e dalla spaventosa atrocità della schiavitù, che macchia per sempre la nostra storia, la gente di quest’isola ha forgiato il suo cammino con straordinaria forza d’animo”

Un evento unico, che fa la storia nel 2021. Su un’isola le cui tendenze anglofile un tempo l’hanno portata ad essere soprannominata “piccola Inghilterra”, dove le persone guidano ancora a sinistra, giocano a cricket a Kensington Oval e fanno il bagno a Brighton Beach, la repubblica fa parte di un programma più ampio, che servirà a forgiare un futuro al di fuori di un quadro britannico.

La storia di Barbados

La nuova Repubblica di Barbados fa notizia in questi giorni, soprattutto perché è una delle massime colonie d’Inghilterra.

Barbados per molti aspetti è stata la prima colonia sperimentale di esportazione agricola tropicale dell’Inghilterra e ha avuto successo per una serie di motivi correlati.

L’opinione pubblica contemporanea, alla fine del diciassettesimo secolo, lo acclamò come “il più ricco luogo coltivabile del mondo”. La Corona favorì l’insediamento dei britannici nel 1627, che si fiondarono a Barbados che coltivare il tabacco. Successivamente si passò alla produzione di zucchero nel 1650, perché la produzione di tabacco della Virginia di alta qualità causò un eccesso sul mercato europeo.

Gli inglesi inizialmente usarono servi a contratto britannici bianchi per lavorare nelle piantagioni di tabacco, cotone, indaco e zucchero, ma le Barbados in pochi decenni sarebbero diventate la prima società di schiavi più redditizia dell’Inghilterra.

A Barbados arrivarono 600.000 schiavi africani tra il 1627 e il 1833, messi a lavorare nelle piantagioni di zucchero, producendo fortune per i proprietari inglesi.

Più di 10 milioni di africani sono stati incatenati alla tratta atlantica degli schiavi dalle nazioni europee tra il XV e il XIX secolo. Coloro che sono sopravvissuti al viaggio, spesso brutale, hanno finito per lavorare duramente nelle piantagioni.

Ecco perché lo stabilirsi di questa nuova Repubblica rappresenta un traguardo importantissimo per tutti i barbadiani, che finalmente ritrovano la loro libertà.

Ilaria Scognamiglio

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Ilaria Scognamiglio