Ecco quale sarà la prossima zona gialla in Italia: le previsioni sull’epidemia di Covid.
Continua a salire l’ondata dei contagi di Coronavirus in Italia, fortunatamente non come nei Paesi europei dove gli ospedali si sono riempiti in modo drammatico. Al crescere dei contagi, tuttavia, aumentano anche i ricoveri, sebbene in misura molto più contenuta rispetto a un anno fa, grazie ai vaccini. Una situazione che in alcune Regioni e Province autonome sta portando i parametri al di sopra della soglia per il cambio di colore e il passaggio a un’aerea di rischio superiore e con maggiori restrizioni.
Così, dopo aver visto il Friuli Venezia Giulia entrare questa settimana in zona gialla, la prossima un’altra zona d’Italia passerà a questa zona di rischio e molto probabilmente altre seguiranno nelle settimane seguenti. Per Natale è molto probabile che gran parte delle Regioni d’Italia saranno in giallo e forse qualcuna in zona arancione. Tutto sta all’evoluzione dell’epidemia, che al momento non sembra ancora aver raggiunto il picco della nuova ondata, dunque crescerà ancora.
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Era già nell’aria, con i parametri del tasso di occupazione degli ospedali al limite e un’incidenza settimanale di contagi ben sopra la soglia di controllo dei 50 casi ogni 100mila abitanti, dalla prossima settimana, nel lunedì di ponte dell’Immacolata, anche la Provincia Autonoma di Bolzano sarà in zona gialla.
Lo confermano i dati di oggi che vedono un’incidenza settimanale dei contagi sopra i 550 casi ogni 100mila abitanti, il tasso di occupazione delle terapie intensive all’11% (soglia critica al 10%) e quello di occupazione degli altri reparti in aerea medica al 19,8% (soglia critica al 15%).
Era solo questione di giorni, confermata dalla tendenza al rialzo di tutti gli indicatori. La scorsa settimana, tuttavia, il tasso di occupazione delle terapie intensive non aveva ancora superato la soglia critica, dopo aver oscillato nelle settimane precedenti ma senza che fossero mai superati insieme tutti e i tre parametri del cambio di colore. Come se per passare a una zona di rischio superiore, per altro con poche limitazioni e nessuna vera chiusura, occorra aspettare l’intasamento delle terapie intensive. Quando i dati parlando già chiaro.
La Provincia di Bolzano entrerà in zona gialla lunedì 6 dicembre, Ponte dell’Immacolata. Nello stesso giorno entrerà in vigore in tutta Italia il Super Green pass. Ad annunciare il prossimo cambio di colore della Provincia è stato l’assessore alla Sanità Thomas Widmann.
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Comunque, la Provincia Autonoma di Bolzano era già corsa ai ripari, sollecitando la popolazione non ancora vaccinata a sottoporsi alla prima dose e quella con il ciclo vaccinale completo a fare il richiamo. Soprattutto, sono state istituite alcune zone rosse comunali, a livello comunale, per contenere la diffusione dei contagi. Queste zone, inizialmente 20, sono a 36 questa settimana, con l’ingresso di altri 16 Comuni.
Nelle zone rosse locali in Alto Adige è tornato il coprifuoco dalle 20.00 alle 5.00 del mattino, è prevista la chiusura anticipata alle 18.00 di bar e ristoranti, così come la chiusura completa di cinema e teatri e la sospensione di tutti gli eventi pubblici.
Inoltre, in tutta la Provincia di Bolzano sono chiuse le discoteche ed è tornato l’obbligo di indossare la mascherina chirurgica all’aperto, mentre sui mezzi di trasporto pubblico è obbligatorio indossare la mascherina Ffp2.
Secondo quanto si apprende,con l’ingresso dell’intera provincia in zona gialla, non ci saranno più le zone rosse locali.
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Se Friuli Venezia Giulia e Alto Adige hanno i numeri dell’epidemia più alti. Anche le altre Regioni italiane non se la passano molto meglio. I contagi sono in decisa crescita ovunque, con il minimo dell’incidenza settimanale ampiamente superato, mentre i ricoveri hanno superato o stanno superando la soglia critica del cambio di colore in diverse Regioni.
Non avremo subito il passaggio in zona gialla, perché non tutti e tre i parametri sono superati in contemporanea. I numeri, tuttavia, cominciano ad essere preoccupanti e il Super Green pass non farà subito effetto.
Tra le Regioni che registrano il superamento della soglia del 10% dei ricoveri in terapia intensiva ci sono il Lazio al 10,3% e l’Umbria al 12,5%. Mentre le Marche che nei giorni scorsi avevano superato la soglia sono ora al 9,8%. Altre Regioni vicine alla soglia di rischio sono: il Veneto al 9,8%, la Calabria al 9,4%, la Liguria al 9,2%, poi la Provincia di Trento a 8,9%.
Riguardo, invece, all’occupazione dei posti letto nei reparti ordinari di ospedale, dopo Friuli Venezia Giulia e Provincia di Bolzano, ci sono: la Valle d’Aosta, che con il 21,2% supera la soglia del 15%, poi la Calabria, sotto la soglia di rischio al 13,3%, la Lombardia al 12,8% e il Lazio all’11%. Le Marche sono all’8,9%, per questo non passeranno in zona gialla, almeno non nell’immediato.
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