Emergenza sull’isola di Vulcano: evacuata parte della popolazione, niente turisti ammessi. Cosa sta succedendo.
Continua l’attività gassosa sull’isola di Vulcano, nell’arcipelago delle Isole Eolie. L’allerta era diventata gialla un mese fa a ottobre, con il divieto di escursioni sul cratere. La situazione delle fumarole è stata costantemente monitorata dall’INGV – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
L’attività vulcanica con l’emissione di gas tossici è aumentata, tanto da costringere le autorità ad evacuare parte della popolazione e a vietare l’accesso ai turisti sull’isola. Il presidente della Sicilia Nello Musumeci ha dichiarato lo stato di crisi e di emergenza regionale a scopo precauzionale. Ecco cosa sta succedendo a Vulcano.
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L’isola di Vulcano, nell’arcipelago delle Eolie, non cessa l’emissione di gas tossici legati all’attività vulcanica, senza lava, cominciata da circa due mesi. L’anidride carbonica e l’anidride solforosa stanno diventando un pericolo per la popolazione che abita in prossimità del Gran Cratere La Fossa. Così è stata necessaria una evacuazione parziale, che vale solo per una parte della popolazione e per ora solo nelle ore notturne, dalle 23.00 alle 6.00.
Inoltre, sempre per ragioni di sicurezza, potranno arrivare sull’isola solo residenti e pendolari. Mentre è stato chiuso l’accesso ai turisti. Così stabilisce l’ordinanza del sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, comune nella cui amministrazione è compresa anche l’isola di Vulcano.
La mappa di Vulcano
L’ordinanza che stabilisce l’evacuazione riguarda circa 250 persone che abitano nella parte nord dell’isola di Vulcano, dove si trova il porto. I residenti della parte meridionale per il momento sono al sicuro.
L’ordinanza è entrata in vigore lunedì 22 novembre e sarà valida per 30 giorni. Dalle 23 di sera alle 6 del mattino sono vietati la permanenza e il pernottamento nel centro abitato di Vulcano Porto. L’evacuazione parziale riguarda le ore notturne perché è durante la notte che l’anidride carbonica raggiunge la saturazione massima. Poiché questo fenomeno avviene a meno di un metro da terra, le persone che abitano ai primi piani o superiori delle case possono restare. Tuttavia devono ricevere l’autorizzazione delle autorità. Durante il giorno, invece, le attività durante il giorno possono svolgersi regolarmente.
La situazione è preoccupante e se l’attività vulcanica dovesse continuare potrebbe essere disposta una evacuazione su scala maggiore. Nel frattempo, il cratere e le emissioni sono sotto il costante monitoraggio dall’INGV.
Potete seguire gli aggiornamenti sulla situazione di Vulcano e degli altri vulcani italiani sulla pagina Facebook INGV – Vulcani. L’ente pubblica un bollettino settimanale con i dati sul monitoraggio vulcanico, geochimico e sismico.