Alto Adige, stretta anti-Covid: comuni in zona rossa e discoteche chiuse

Alto Adige, stretta anti-Covid: comuni in zona rossa e discoteche chiuse. Tutte le nuove regole per contrastare i contagi.

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Alto Adige, stretta anti-Covid: comuni in zona rossa e discoteche chiuse (Bolzao, Piazza Walther Von Der Vogelweide. Adobe Stock)

Continua la rapida salita di contagi e ricoveri in ospedale per Covid in Alto Adige. La Provincia Autonoma di Bolzano finora ha evitato la zona gialla, insieme al Friuli Venezia Giulia, le zone più critiche in Italia. La situazione, tuttavia, è preoccupante e il rinvio del passaggio a un’area di colore a rischio più elevato, e con maggiori restrizioni, è solo rimandato.

Alla lunga, però, il rischio è che le maggiori restrizioni arrivino proprio a ridosso del Natale compromettendo la stagione dei mercatini natalizi e quella sciistica. Pertanto l’Alto Adige ha deciso di correre ai ripari prima che accada l’irreparabile, con l’introduzione di zone rosse locali, dove i contagi sono più elevati, e nuove restrizioni come la chiusura delle discoteche e l’obbligo di mascherina Ffp2. Ecco tutto quello che bisogna sapere.

Alto Adige, stretta anti-Covid: comuni in zona rossa e discoteche chiuse

Nella Provincia Autonoma di Bolzano, tra le zone più colpite d’Italia dalla nuova ondata di Covid, con l’incidenza dei contagi che ha superato la soglia dei 400 ogni 100mila abitanti, il governo locale ha deciso l’introduzione di nuovi obblighi e restrizioni per contenere l’emergenza e “salvare” la stagione natalizia. Le chiusure dei mercatini e delle piste di sci a Natale sarebbero un colpo durissimo per l’economia altoatesina, dopo la stagione persa lo scorso anno.

Nella provincia autonoma sta per essere approvata un’ordinanza che prevede l’istituzione di zone rosse con coprifuoco e chiusura anticipata di bar e ristoranti, nei comuni con la più alta incidenza dei contagi, superiore agli 800 casi su 100mila abitanti

Poi, vengono chiuse in tutta la provincia le discoteche e le sale da ballo. Torna l’obbligo di mascherina chirurgica anche all’aperto, mentre sui mezzi di trasporto pubblico sarà obbligatorio indossare la mascherina Ffp2, quella che garantisce maggiore protezione, soprattutto a chi la indossa.

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I comuni in zona rossa

I comuni dell’Alto Adige che finiranno in zona rossa sono: Rodengo (dove l’8,16% della popolazione è positiva al virus), San Pancrazio, Caines, Vandoies, Ultimo, Martello, Castelbello Ciardes, Naz-Sciaves, Senales, Plaus, Castelrotto, Marlengo, Laion, Postal, Ortisei, Moso in Passiria, Funes, Santa Cristina Valgardena, Rasun Anterselva e Rio di Pusteria.

In questi comuni tutti i bar e ristoranti dovranno chiudere alle 18.00. Mentre dalle 20.00 alle 5 del mattino sarà in vigore il coprifuoco. Sono chiusi cinema e teatri, con sospensione di tutte le prove degli spettacoli, e sono sospesi tutti gli eventi pubblici.

Inoltre, viene introdotto l’obbligo di mascherina Ffp2, oltre che sui mezzi pubblici come nel resto della Provincia, anche per entrare nei negozi.

Misure che servono ad impedire che i contagi vadano fuori controllo, come nella vicina Austria che da lunedì 22 novembre ha reintrodotto il lockdown generale per tutta la popolazione.

Nel frattempo, nella Provincia di Bolzano, finora tra le zone meno vaccinate d’Italia, è corsa alle prime dosi. Probabilmente la popolazione non ancora vaccinata ha cambiato idea dopo quello che è successo in Austria e per evitare un lockdown a Natale.

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Mercatino di Natale a Bressanone (Adobe Stock)
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