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L’arte del presepe napoletano: i luoghi dove vivere la tradizione a Napoli

Di tutte le regioni d’Italia, la Campania a Natale è sicuramente quella con una delle tradizioni più antiche: il presepe napoletano. Vi raccontiamo di più sul simbolo per eccellenza delle feste a Napoli.

L’arte del presepe napoletano: i luoghi dove vivere la tradizione a Napoli. Credits: Flickr

Nel nostro Paese durante le feste di Natale sono tante le tradizioni che vengono portate avanti, ma una in particolare ha un grande fascino: il presepe napoletano, un’arte che ha origini molto antiche.

In tutta Italia le famiglie si riuniscono per realizzare il presepe sotto Natale, ma a Napoli il presepe è molto di più, una vera e propria opera d’arte dal significato particolare. Proprio nella città partenopea ha origine questa tradizione, nel lontano ‘500, e ancora oggi è possibile ammirare queste fantastiche rappresentazioni.

Scopriamo di più sulle origini e sui luoghi dove poter vedere il presepe napoletano.

Il presepe napoletano, le origini

Il presepe è uno dei simboli più importanti del Natale, soprattutto per le famiglie molto religiose. Ogni anno ci si riunisce per realizzarli e, fino all’Epifania, vengono esposto con orgoglio in tutte le case degli italiani.

L’arte del presepe napoletano: i luoghi dove vivere la tradizione a Napoli. Credits: Wikimedia Commons

A Napoli questa tradizione è molto sentita, tanto è vero che esistono un numero altissimo di botteghe artigiane che tutto l’anno lavorano per realizzare pastori e ambientazioni di qualità, seguendo l’arte presepiale antica.

Le origini del presepe napoletano risalgono al XIV secolo, quando la regina Sancia d’Aragona, moglie di Roberto d’Angiò, regalò alle Clarisse un presepe del quale il Museo Nazionale di San Martino conserva ancora la statua della Madonna.

San Gaetano da Thiene è considerato il padre del presepe napoletano. Quando nel 1534 si trasferì a Napoli, era già noto per le sue abilità e il suo grande amore per il presepe. A lui si deve la nascita della tradizione di allestire il presepe nelle chiese e nella case in occasione del Natale.

Ma l’origine della vera arte del presepe a Napoli, però, coincide con l’apertura di una scuola, composta da artisti specializzati nella suddetta arte e voluta dalla scultore napoletano Giuseppe Sanmartino, nel ‘700.

Le caratteristiche dell’arte presepiale partenopea

La particolarità del presepe napoletano rispetto a tutti gli altri è che questo non è solo una rappresentazione religiosa, ma gli artisti partenopei hanno sempre rappresentato anche scene di vita quotidiana.

Questo presepe, infatti, viene ricordato principalmente per lo spiccato realismo, grazie alla descrizione precisa della realtà. Oltre alla natività, con la Madonna, San Giuseppe, Gesù, il Bue e l’Asinello, sul presepe napoletano si incontrano anche personaggi differenti: il panettiere, il macellaio, il pescivendolo, la zingara, i pastori, i venditori, il famoso Beniamino e tantissimi altri.

Inoltre, lo scenario del presepe napoletano si arricchisce con oggetti che rappresentano la vita e la morte come il fiume, il ponte e il pozzo, come contatto tra la superficie e il sottosuolo. Insomma, anche quest’arte così antica mette in evidenza le superstizioni e le credenze napoletane, ancora oggi molto sentite dai cittadini.

Dove vedere il presepe a Napoli

A Napoli il presepe napoletano è presente in città tutto l’anno, non solo durante le feste di Natale. Il cuore pulsante dell’attività presepiale è incentrato a via San Gregorio Armeno, situata nel centro antico della città.

Questa è detta proprio “la strada dei presepi”, perché qui si trovano la maggior parte delle botteghe artigiane, dove i mastri presepai si impegnano tutto l’anno per realizzare bellissimi pastori, antichi e moderni. Infatti, da qualche anno, sui banchi dei negozi è possibile trovare anche personaggi dello spettacolo, del calcio e dell’intrattenimento, come Maradona, Belen Rodriguez e Barbara D’Urso.

L’arte del presepe napoletano: i luoghi dove vivere la tradizione a Napoli. Credits: Flickr

Al meraviglioso Museo di San Martino, invece, è conservato il Presepe Cuciniello. Questo è uno dei più celebri presepi composto da tradizionali pastori del ‘700, conservato benissimo e visibile tutto l’anno. Questo presepe prende il nome dall’architetto possessore dei personaggi pastori e curatore dell’allestimento, Michele Cuciniello. Un vero e proprio capolavoro da non perdere.

Nella Cappella Palatina del Palazzo Reale di Napoli, invece, si trova il Presepe del Banco di Napoli, un altro bellissimo presepe. Questo fa parte della collezione presepiale del Banco di Napoli, conosciuto anche come il “presepio del Re”. Quasi tutti i pastori risalgono al Settecento e sono in gran parte opera dei noti scultori, come Giuseppe Sammartino, autore del famoso Cristo Velato.

Una visita merita sicuramente il Presepe Borbonico, che si trova nella maestosa Reggia di Caserta. Sembra che Carlo III fosse un appassionato del presepe e che abbia partecipato personalmente all’allestimento, uno storico assemblaggio delle raccolte di tutti i presepi dei Borbone. Uno spettacolo meraviglioso, che merita sicuramente una visita nelle feste di Natale.

Leggi anche: La Reggia di Caserta: un giorno nel regno dei Borbone

Vi abbiamo incuriosito? Allora cosa aspettate, andate a Napoli per vedere il presepe napoletano, per una vacanza culturale e divertente.

 

Ilaria Scognamiglio

Pubblicato da
Ilaria Scognamiglio