Contagi in aumento, l’Europa chiude per Natale? I Paesi a rischio lockdown

Contagi in aumento, l’Europa chiude per Natale? I Paesi a rischio lockdown. Tutte le informazioni aggiornate.

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Contagi in aumento, l’Europa chiude per Natale? I Paesi a rischio lockdown (Adobe Stock)

L’Europa è il centro della nuova ondata di contagi di Covid-19, che stanno crescendo a ritmo sostenuto. La regione europea dell’OMS guida la nuova ondata pandemica con una incidenza di 208,9 nuovi casi per 100mila abitanti nell’ultima settimana, come ha rilevato l’ultimo report OMS del 9 novembre.

I Paesi più colpiti sono quelli dell’Europa dell’Est con situazioni drammatiche in Bulgaria, Romania, Ucraina e Russia. Anche in Europa centrale, comunque, i contagi sono in forte aumento, soprattutto in Germania, Austria, Olanda e Danimarca.

Mentre nell’Europa orientale l’adesione alla campagna vaccinale è ancora molto bassa, nonostante l’impressionante numero di decessi giornalieri, in quella occidentale si profilano nuove restrizioni e addirittura il ritorno al lockdown. Poiché secondo gli epidemiologi il picco della nuova ondata è atteso intorno a Natale, c’è il rischio di nuove chiusure proprio intorno a questo periodo.

Nel frattempo, il 21 ottobre la Lettonia aveva reintrodotto il lockdown.

Ecco che cosa bisogna sapere sulla situazione della pandemia in Europa, le misure che si stanno adottando e i possibili scenari.

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Contagi in aumento, l’Europa chiude per Natale? I Paesi a rischio lockdown

Mentre si stava riaprendo tutto, anche le sale da ballo e si stava aumentando la capienza dei locali al chiuso, la pandemia è tornata a farsi sentire con una impennata di contagi in Europa. Se al momento la situazione italiana è sotto controllo, salvo alcune regioni con situazioni più critiche, è preoccupante, invece quella dell’Europa centro-orientale.

Nella giornata di giovedì 11 novembre, la Germania ha fatto registrate più di 50mila contagi in un solo giorno, l’incremento giornaliero più alto al mondo. Un incremento record per il Paese dall’inizio della pandemia, mentre i decessi hanno superato i 200 al giorno. La situazione è preoccupante, tanto che gli esperti dell’Istituto Koch hanno chiesto al governo di cancellare i grandi eventi e potrebbero essere a rischio i mercatini di Natale, almeno quelli nelle grandi città.

Nel frattempo, per gli eventi pubblici il governo tedesco ha introdotto la regola del 2G plus, ovvero si potrà partecipare solo se vaccinati o guariti (regola 2G) e in più si dovrà presentare anche un test negativo al coronavirus.

L’epidemia si sta aggravando da alcuni giorni anche in Olanda. Anche qui l’11 novembre è stato registrato un aumento record di contagi giornalieri dall’inizio della pandemia: 16.354 casi, il numero più alto registrato finora; il record precedente di 12.997 casi risale a dicembre 2020, nel pieno della seconda ondata. Secondo le ultime indiscrezioni, il premier Mark Rutte starebbe valutando l’introduzione del lockdown generale. Nel frattempo, in questi giorni potrebbe essere decisa la chiusura di teatri, cinema, eventi pubblici e la chiusura anticipata per ristoranti e altri locali.

Anche la Danimarca che a fine estate aveva cancellato molte restrizioni, tra cui il coronapass (Green pass danese), è stata costretta a tornare su suoi passi a causa del nuovo aumento dei casi di Covid. Negli ultimi giorni, il governo ha annunciato la reintroduzione del Green pass.

La mappa dei contagi Covid in Europa pubblicata l’11 novembre dall’ECDC – European Centre for Disease Prevention and Control

La situazione in Austria

L’Austria, che ha raggiunto i 12mila contagi giornalieri e ha superato i 400 ricoveri in terapia intensiva, aveva già annunciato che avrebbe introdotto il lockdown solo per i non vaccinati. Quello che sta accadendo nel Paese. Nei giorni scorsi è stata decisa l’esclusione dei non vaccinati da bar, ristoranti e altri luoghi pubblici, secondo la regola 2G che ammette solo i titolari di Green pass vaccinati o guariti.

Nelle ultime ore, invece, l’Alta Austria ha annunciato che introdurrà il lockdown vero e proprio per i non vaccinati, che non potranno uscire di casa se non per lavoro, per andare dal medico, in farmacia, al supermercato e per necessità. La misura restrittiva sarà introdotta da lunedì 15 novembre. Nello stato federato la situazione è drammatica, ” ha dichiarato il governatore, Thomas Stelzer, con un’incidenza di 1.195 contagi su 100mila abitanti nell’ultima settimana. Il cancelliere austriaco, Alexander Schallenberg, tuttavia, ha fatto sapere che questa misura potrebbe essere estesa a tutta l’Austria.

In attesa di sviluppi, la nuova ondata di Covid getta un’ombra lunga sul Natale degli europei, con il rischio do nuove chiusure proprio nell’anno in cui si contava di tornare a riunirsi in famiglia e festeggiare con spensieratezza. Nessuno vuole un altro Natale in lockdown.

Aggiornamento lockdown in Austria

Nella giornata di venerdì 12 novembre, il governo austriaco ha deciso di estendere il lockdown rigido per non vaccinati a tutto il Paese. Lo ha annunciato il cancelliere Alexander Schallenberg. Il provvedimento formale sarà adottato domenica, tuttavia non è ancora chiaro se il lockdown per non vaccinati entrerà in vigore già da lunedì 15 novembre, come in Alta Austria e Salisburgo, che ha adottato lo stesso provvedimento.

Il cancelliere austriaco ha precisato che i non vaccinati potranno uscire di casa solo per andare al lavoro, fare acquisti di prima necessità e una passeggiata.

I controlli saranno effettuati a campione. Inoltre sarà introdotto l’obbligo vaccinale per i sanitari.

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Covid,l’Austria applica il lockdown ai non vaccinati: ecco quando, le regole (Immagine di repertorio del lockdown a Vienna ad aprile 2021. Foto di Thomas Kronsteiner/Getty Images)
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