Le nuove misure per contenere la ripresa dei contagi da coronavirus. Musei, ristoranti e attrazioni vietate ai non vaccinati a Vienna
L’Austria nel periodo natalizio diventa una meraviglia con addobbi e mercatini. Vienna, la capitale, è una delle città più belle da visitare in questo periodo dell’anno: ci sono tante bancarelle da vedere, ci sono mostre e musei imperdibili, ci sono le opere alla Staatsoper. Ma quest’anno tutto ciò sarà vietato ai non vaccinati. Potranno accontentarsi di vedere gli addobbi per strada. E se i contagi aumenteranno potranno vederli solo dalla finestra.
Vienna sceglie dunque la linea dura contro i no vax. Prima ancora che il lockdown dei non vaccinati scatti in tutto il Paese il sindaco della capitale asburgica Michael Ludwig anticipa tutti. Da lunedì a Vienna chi non ha completato il ciclo vaccinale o non è guarito dal virus non potrà entrare nei locali pubblici.
L’Austria si trova alle prese con una nuova ondata e i numeri preoccupano: 9338 casi positivi in 24 ore, poco meno del record di 9586 raggiunto un anno fa. Negli ospedali ci finiscono soprattutto i non vaccinati: il 75% dei ricoverati in terapia intensiva è infatti no vax. A Vienna addirittura l’87% di chi si trova in rianimazione è non vaccinato.
Numeri che hanno spinto il Paese a ipotizzare nuove misure più restrittive proprio per i non vaccinati. Vienna ha deciso di non aspettare e ha promulgato da lunedì 8 novembre nuove regole. Regole che valgono ovviamente anche per i turisti.
In Austria si applicava finora come in Italia un green pass per accedere in tutti i luoghi pubblici. Era la cosiddetta regola del 3G, ossia geimpf- vaccinato / genesen – guarito / getestet – testato. A Vienna le regole erano più stringenti in alcuni settori – ad esempio per andare in discoteca si poteva accedere solo se vaccinati o guariti. Ora le regole diventano ancora più severe.
Per i lavoratori viene concesso ancora la scappatoia del tampone, ma dovrà essere un test PCR, dunque molecolare e non antigenico e la durata passa ad essere di 48 ore e non 72 ore.
Andare a Vienna a Natale 2021? Solo se si è vaccinati. Per i no vax da lunedì 8 novembre una visita nella splendida capitale asburgica si limiterebbe infatti solo a lunghe passeggiate fatto salvo di avere un posto dove andare. Già perché anche gli hotel saranno off limits.
Le regole varate dal governo austriaco e da quello viennese avranno per il momento la durata di un mese, ovvero fino all’8 dicembre. Per quella data sarà rivalutata la situazione. La speranza è che il numero di vaccinati, ora al 63.4%, salga.
Le regole a Vienna:
Da lunedì 8 novembre a Vienna per andare in bar, ristoranti, teatri, cinema, musei, mostre, ma anche dal parrucchiere, nei mercatini di natale o qualsiasi altra attività sociale e culturale sarà necessario aver completato il ciclo vaccinale o dimostrare di essere guariti dal virus da non più di 6 mesi. Dunque vita sociale e culturale vietata ai no vax.
A Vienna per poter alloggiare in un hotel bisogna dimostrare di essere vaccinati, guariti dal covid o bisogna portare il risultato negativo di un test molecolare, e non di un semplice antigenico.
Per prendere i mezzi pubblici a Vienna, ma anche in tutta l’Austria, è necessario indossare la mascherina FFP2. Nella capitale questa regola vale per entrare anche in tutti i negozi, supermercati e farmacie comprese. L’obbligo della mascherina FFP2 vale per tutti ad eccezione di bambini o donne incinta che possono indossare la chirurgica.
I bambini fino ai 6 anni sono esclusi da qualsiasi tipo di certificazione richiesta, mentre dai 6 ai 12 anni si può presentare il risultato di un tampone antigenico e non necessariamente PCR. Dai 12 anni in su si applicano le stesse regole degli adulti.
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In Austria, come nel resto d’Europa, la pandemia di queste ultime settimane riguarda soprattutto i no vax. Per questo fermare i non vaccinati per fermare l’eccessiva circolazione virale. Una scelta netta quella di Vienna che va a colpire anche i turisti no vax a cui guarda anche l’Italia e la Germania. Un pugno duro per uscire dalla pandemia.