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Il Governo valuta l’estensione del Green Pass fino a giugno 2022. Ecco le regole allo studio dell’esecutivo
Quanto durerà l’obbligo del Green Pass o della mascherina? Dipende dall’andamento della pandemia. La posizione del Governo è chiara: se i numeri saranno confortanti si revocheranno delle misure, ma se non lo saranno verranno inasprite. Una situazione in divenire che obbliga però il governo ad avere un atteggiamento precauzionale. Per questo sta valutando l’estensione del Green Pass fino a giugno 2022.
Il Green Pass, come già annunciato dal Sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, sarà l’ultimo strumento di controllo della pandemia ad andare in pensione. E potrà andarci solo quando la situazione sarà sotto controllo.
La volontà del Governo è quella di togliere il Certificato Verde solo quando si raggiungerà l’immunità di gregge. Il Green Pass serve così per tutelare i vaccinati da chi non lo è e non si vuole sottoporre al tampone e allo stesso tempo a convincere i più restii a vaccinarsi.
L’ipotesi sul tavolo dell’Esecutivo è quello di prorogare l’utilizzo del Green Pass fino a giugno 2022, se non fino a settembre 2022.
Per viaggiare in Europa il Green Pass continuerà ad essere richiesto per tutto il 2022. Questo è al momento l’indirizzo comune dei Paesi dell’Unione, c’è però da capire e stabilire i tempi di validità.
Per il momento infatti in alcuni Paesi la durata del Green Pass è di 9 mesi, in altri di 12 come in Italia. In ogni caso si prospetta la terza dose di vaccino per tutti che dovrebbe così andare a coprire buona parte del prossimo anno. Si aspetta dunque a stretto giro una decisione a livello Europeo.
Ci sono poi le scelte di ogni singolo Stato. Ad esempio gli Stati Uniti che hanno appena riaperto le frontiere ai turisti accettano solo persone completamente vaccinate, il tampone non basta.
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Il 31 dicembre termina lo Stato di Emergenza, ma con ogni probabilità verrà prorogato di altri tre mesi. E’ uno strumento che serve per agire tempestivamente in caso le condizioni epidemiologiche peggiorino.
La prima volta fu promulgato a gennaio 2020 e secondo la legge non dovrebbe durare oltre i 24 mesi. C’è l’ipotesi di inserirlo come emendamento, come succede già per i terremoti e le catastrofi naturali, oppure tramite un decreto legato al Green Pass.
In ogni caso il governo deciderà entro fine novembre cosa fare. Al momento l’ipotesi più plausibile sembra essere una proroga fino al 31 marzo 2022. Augurandosi che scavallato l’inverno la situazione epidemiologica sia sotto controllo.
La Gran Bretagna lo scorso luglio revocò tutte le misure restrittive anti-covid. L’arrivo dei primi freddi, di più tempo al chiuso, hanno messo il conto sul tavolo: vertiginoso aumento dei contagi e maggiori ospedalizzazioni. I vaccini hanno evitato una strage, ma purtroppo le vittime ci sono state.
Una situazione che secondo gli esperti sarebbe stato contenuta se alcune precauzioni come la mascherina al chiuso non fosse stata revocata. Un errore che il Governo Italiano non vuole ripetere. Dunque la mascherina al chiuso continuerà ad essere obbligatoria almeno fino alla prossima primavera quando le misure verranno riviste.
Anche il sistema delle regioni a colore – aggiornato con il dato dell’occupazione dei posti letto in ospedale – rimarrà ancora. Soprattutto in vista del Natale si vuole avere a disposizione tutti gli strumenti di precauzione. Quello che sembra certo è che non ci sarà più il coprifuoco e verrà rivisto il sistema della quarantena.
Entro la fine di novembre si conosceranno meglio i tempi della proroga del Green Pass, dello Stato di Emergenza e di misure cautelative come le mascherine. La pandemia non è di certo ancora finita.