Ogni anno in Italia tornano nei mesi autunnali le odiatissime cimici asiatiche che infestano i nostri giardini, terrazzi e stese.
Molto probabilmente ormai dovremo imparare a convivere con questo odioso insetto. Le cimici asiatiche – che riconosciamo dal colore marrone – sono tornate anche quest’anno e sono un vero e proprio incubo. Soprattutto nel nord Italia, infatti, invadono terrazzi, giardini e soprattutto ce le ritroviamo molto spesso “avvinghiate” ai nostri capi puliti, freschi di lavatrice e stesi all’aria aperta.
Quando sono arrivate le cimici asiatiche in Italia?
La presenza di questi insetti si fa risalire a circa 5 anni fa nel nostro paese. Purtroppo la loro presenza non è solo fastidiosa, è anche particolarmente rischiosa per i coltivatori. Alcuni anni fa infatti si parlava di oltre il 40% dei raccolti di pere e kiwi distrutti. Quando sono comparse, infatti, molti hanno pensato che fossero esattamente come le cimici nostrane, quelle verdi, ma invece si sono rivelate molto più pericolose. Danneggiano infatti i campi e soprattutto non è per niente facile riuscire ad eliminarle perché si spostano da una pianta ad una altra con estrema facilità. Ecco quindi perché la cimice asiatica è diventata il nemico numero uno degli agricoltori e soprattutto di chi ha alberi da frutto.
Cosa pensano gli scienziati di questa specie di cimice?
La pericolosità di questa cimice è stata confermata anche da ricercatori e scienziati. Non solo è in grado di attaccare svariati alberi e piantagioni, ma è anche capace di volare tra i 2 e i 5 chilometri al giorno. Per altro non sarà nemmeno facile debellarla perché depone circa 285 uova all’anno.
Sembra anche che i trattamenti con i pesticidi non siano molto efficaci. Gli agricoltori hanno provato qualsiasi tipologia di prodotto, ma i risultati non sono stati assolutamente degni di nota. L’unica speranza sembra che vada riposta in un altro insetto. Secondo l’associazione dell’agricoltura e della ricerca di Firenze, infatti, un imenottero potrebbe essere in grado di fermare la proliferazione delle cimici.
I risultati ci sono stati e sembrano anche molto positivi, però purtroppo non sono ancora decisivi nella lotta alla cimice asiatica.