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I boschi più belli dove raccogliere le castagne in Italia: ecco dove andare.
Ottobre è il mese delle castagne, il frutto tipico dell’autunno, il più amato e consumato. I bellissimi boschi del nostro territorio offrono una grande varietà di castagni, selvatici e coltivati, che producono castagne e marroni di qualità, molti frutti sono riconosciuti Dop e Igp.
Sta per iniziare la stagione della raccolta delle castagne, qui vi segnaliamo i boschi più belli dove andare per trovare i frutti più belli e buoni. Di seguito, trovate una selezione di boschi in Italia, nelle zone più importanti per la raccolta delle castagne.
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Andare per boschi in cerca di castagne è una delle attività che tante persone amano fare in questi primi mesi di autunno. Il clima è ancora mite e consente di stare all’aperto e passeggiare tra i castagni per scovare i loro frutti nei ricci caduti dall’albero, tra le foglie, è piacevole e aiuta a restare in forma. Inoltre, è anche un’ottima occasione per ammirare le foglie degli alberi che cambiano colore, il cosiddetto foliage che è diventato molto popolare anche da noi.
L’Italia offre una gran varietà di boschi di castagno, da Nord a Sud, dove andare a raccogliere i loro gustosi frutti d’autunno. Vi ricordiamo di informarvi prima molto bene sui luoghi scelti, perché non in tutti i boschi è consentito raccogliere le castagne.
Ecco i boschi più belli dove andare in Italia
Non un solo bosco ma un vero e proprio itinerario che si snoda tra i boschi di castagno delle località di Monteombraro, Monzone, Magrignana, Castelluccio di Montese, Fellicarolo e Fontanaluccia, in provincia di Modena, sull’Appennino Modenese.
Sui rilievi emiliani al confine della Toscana, dal Monte Cimone fino al Corno alle Scale, passando per il territorio dell’Antico Frignano trovate tanti boschi di castagni, circondati dalle vette appenniniche e da antichi borghi di montagna. Un territorio ricchissimo, dai paesaggi incantevoli alle specialità gastronomiche, alle antiche tradizioni fino alla vasta offerta di castagneti e dei loro gustosi frutti.
La Strada Europea del Castagno parte in realtà dalla Turchia e passa per la Grecia, prosegue poi in Sicilia e dalla Calabria alla Liguria risale la Penisola italiana lungo tutta la dorsale appenninica, per continuare in Piemonte e attraversare il confine con a Francia.
Poi, la via prosegue attraverso la Francia meridionale, raggiunge la Spagna occidentale e arriva fino in Portogallo. Si tratta di un itinerario caratterizzato dalla presenza costante dei castagneti, ricco di storia e di cultura.
Il tratto che abbiamo segnalato qui della Strada Europea del Castagno attraversa l’Appennino tra Modena e Bologna e si snoda sulle principali strade dell’Antico Frignano (Via Giardini, Statale delle Radici ex Strada Statale 623). I centri principali della zona sono Zocca, Montese, Fanano, Pavullo e Frassinoro, nelle loro vicinanze si trovano importanti castagneti storici.
Tanti sono i prodotti tipici locali da acquistare in questa zona, così come è da fare una tappa nei ristoranti per gustare le prelibatezze della cucina locale. A San Giacomo di Zocca è da vistare il Museo del Castagno. L’itinerario della Strada Europea del Castagno è segnalato da appositi cartelli.
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Negli incantevoli boschi del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, tra Toscana e Romagna, un luogo misterioso e bellissimo dove andare a raccogliere le castagne è la zona intorno all’Eremo di Camaldoli, nel comune di Poppi, in provincia di Arezzo. Questa zona è ricoperta di boschi bellissimi, pieni di alberi di castagni, compresi nella Riserva Statale di Camaldoli.
Per raccogliere le castagne qui occorre avere i permessi della Guardia Forestale, che possono essere rilasciati anche dalle strutture ricettive della zona. Venire qui per la raccolta delle castagne significa fare più attività in una: passeggiate all’interno di boschi stupendi, ricoperti da tappeti di foglie rosse e gialle, visite all’affascinante Eremo di Camaldoli, un luogo ricco di misticismo, e il vicino Monastero, dove è allestita anche una foresteria per i visitatori. Nel borgo dove sorge il Monastero si trova anche l’Antica Farmacia dei monaci camadolesi, altro luogo ricco di fascino e storia da visitare.
Proprio a due passi dal borgo del Monastero sorge il Castagneto a Camaldoli e all’interno del bosco, tra i sentieri che attraversano gli alberi, svetta il Castagno Miraglia, un albero monumentale da record alto fino a 30 metri e con oltre 4 metri di diametro.
Sempre in Toscana, un altro luogo bellissimo dove raccogliere le castagne è il Monte Amiata, tra la Maremma, la Val d’Orcia e la Val di Paglia, nelle province di Grosseto e Siena. I boschi intorno a questo antico vulcano spento sono ricchi di castagneti e il paesaggio è straordinario, tra colline di uliveti e vigneti e borghi storici, tutti da visitare.
Numerosi sono i sentieri per trekking ed escursioni fino alla cima del Monte, a 1.738 metri di quota, dove ammirare una vista spettacolare che copre una vasta porzione dell’Appennino dell’Italia centrale e spazia fino al Mar Tirreno con possibilità di scorgere le isole dell’Arcipelago Toscano e perfino la Corsica. La castagna del Monte Amiata è un prodotto IGP.
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Tra i boschi dove raccogliere le castagne in Italia segnaliamo anche lo splendido Sentiero del Castagno nel Roero, nel territorio di Montà d’Alba, in provincia di Cuneo. Una zona, quella del Roero, famosa anche per i suoi vigneti che insieme a quelli delle Langhe e del Monferrato sono Patrimonio Unesco.
Il castagno è presente soprattutto nei “Comuni delle Rocche” del Roero e più della metà degli esemplari storici si trovano nel territorio di Montà, sono piante imponenti, spesso secolari, che con la loro bellezza caratterizzano il paesaggio.
Il Sentiero del Castagno è un percorso lungo 11,5 km è la castagna tipica della zona è la “Castagna della Madonna”, che matura già nel mese di settembre. L’itinerario del Sentiero del Castagno offre paesaggi splendidi per escursioni indimenticabili e visite a borghi incantevoli, dove gustare specialità gastronomiche locali. Molto più di una semplice raccolta delle castagne.
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La Campania è una regione ricca di castagneti nel suo entroterra. Boschi pittoreschi, ideali per le escursioni in mezzo alla natura e per andare a caccia di castagne. La zona dei Monti Picentini, situata nell’entroterra di Salerno, tra le province di questa e di Avellino, è compresa in un rinomato Parco regionale.
È una zona di suggestiva bellezza naturalistica, tra boschi fitti, montagne e gole. Tra gli alberi di faggio, cerro, acero e ontano, spicca anche il castagno e una produzione IGP quella della Castagna di Montella, comune della provincia di Avellino.
Il centro abitato di Montella ha un’antica tradizione storica, testimoniata da chiese, santuari e palazzi signorili. È dominato dal castello longobardo che svetta dal complesso monumentale del Monte, sopra il centro abitato, dove sorgono anche la Chiesa di Santa Maria della Neve e il Monastero del Monte.
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Valeria Bellagamba