Occhio alla differenza tra castagne e castagne matte, ossia i frutti dell’ippocastano che sono tossici per noi umani. Come riconoscerli?
È iniziata la stagione delle castagne: l’autunno! Infatti, oltre ad essere il periodo dell’anno migliore per vivere alcuni fenomeni come il Foliage, è anche il momento giusto per andare per boschi a raccogliere funghi e castagne! Oltre alle regolamentazioni e alle leggi in merito alla quantità e al dove poter raccogliere le castagne, è importante anche a prestare attenzione alle varietà che possiamo trovare nel sottobosco. Perchè? Bisogna fare attenzione a non confondere le castagne con le famigerate castagne matte, ossia i frutti dell’ippocastano.
Fra castagne e ippocastani ci sono delle differenze importanti anche perché le prime sono commestibili e le altre invece no. Fortunatamente però questi due frutti si distinguono molto facilmente. In primis per quanto riguarda le dimensioni e la forma delle foglie, ma secondariamente bisogna guardare il “guscio“. Le castagne hanno il classico riccio marrone con spine molto morbide; l’ippocastano invece ha delle spine molto dure, corte e il colore è verde intenso. Inoltre i frutti dell’ippocastano sono sferici generalmente, mentre quelli delle castagne sono abbastanza piatto è un po’ appuntite. È difficile sbagliarsi insomma!
La castagna è un alimento molto buono e molto utile proprio anche per apportare dei benefici al nostro organismo. In passato veniva utilizzato persino come alimento base, non solo come il frutto autunnale per eccellenza! Sono prive di glutine, con pochi grassi, ma all’interno contengono tantissime vitamine e minerali utili proprio al nostro benessere fisico.
Se ne avete raccolte parecchie vi starete chiedendo come cucinarle e le ricette per fare le castagne sono tantissime. Potete cucinarle nell’apposita pentola, oppure in padella o in forno! Basterà scegliere la tipologia di cottura che meglio esalta il sapore della castagna secondo il vostro gusto.
Come abbiamo visto distinguere le castagne dagli ippocastani è piuttosto semplice, ma se avete comunque dei dubbi su ciò che avete raccolto ci sono dei punti di riferimento a cui poter chiedere.
Tanto per cominciare, ad esempio, potreste chiedere un consulto a delle persone di paese: chi meglio di loro sono gli esperti che vanno spesso nei boschi o in campagna e che vi possono indicare quali sono i frutti buoni da mangiare.