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I boschi d’Italia più belli per passeggiate in autunno, dove ammirare i colori più belli. La guida.
Mancano pochi giorni all’inizio ufficiale dell’autunno e se il tempo lo consente è bello andare a fare passeggiate in mezzo alla natura, in particolare nei boschi, a godersi la tranquillità, il clima ancora mite e le ultime giornate di sole
Questa stagione è il momento perfetto per ritrovare un po’ di pace e serenità, scoprire nuovi itinerari, andare in cerca di funghi e di tutte le primizie d’autunno. Soprattutto è il momento di ammirare lo spettacolo del foliage, le foglie che cambiano colore sugli alberi.
Vi abbiamo già segnalato i posti più belli in Europa dove ammirare lo spettacolo del foliage. Qui, invece, vi segnaliamo i boschi d’autunno più belli d’Italia, dove andare a fare lunghe passeggiate e guardare gli alberi che cambiano la livrea da verde a gialla e rossa. Ecco dove andare.
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Qui vi proponiamo una selezione dei boschi più belli d’Italia dove perdersi nei pomeriggi e nei weekend d’autunno. Per passeggiate in cui perdersi tra le meraviglie della natura che si trasforma e cambia colore.
L’antica foresta dalla quale i veneziani ricavavano il legno per costruire le loro gondole e galee è il bellissimo Bosco del Cansiglio, un tempo molto più vasto, situato su un vasto altopiano prealpino chiamato Cansiglio, compreso tra le province di Belluno, Treviso, in Veneto, e Pordenone, in Friuli Venezia Giulia. Il bosco di trova sopra Vittorio Veneto e ospita diversi alberi, molto suggestivi, tra cui una specie autoctona di faggi e abeti rossi, introdotti dall’uomo. È un luogo di grande bellezza, dove lasciarsi rapire dalla suggestione del paesaggio e dagli incantevoli colori autunnali, con una varietà incredibile di sfumature.
Il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, tra Toscana ed Emilia Romagna, offre boschi stupendi, perfetti per l’autunno. Qui trovate faggeti, querceti, castagni e tigli selvatici, lo spettacolo del foliage non vi deluderà e passeggiare sotto questi alberi, tra sentieri incantati vi rimetterà in pace con voi stessi e con il mondo. La zona del parco è molto ampia, con tanti itinerari da seguire. Potete visitare anche luoghi della spiritualità come il suggestivo l’Eremo di Camaldoli. A luglio 2017, l’Unesco ha inserito la Riserva naturale del Sasso Fratino e le faggete del Parco all’interno del sito seriale Primeval Beech Forests of the Carpathians and Other Regions of Europe, le faggete vetuste in Italia ed Europa riconosciute Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Un motivo in più per visitare questa zona.
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Poco più a sud dell’Eremo di Camaldoli si trova il Santuario de La Verna, sempre in provincia di Arezzo. Qui San Francesco ricevette le stimmate e nel bosco circostante l’antica chiesetta il santo di Assisi andava pregare e meditare. È un luogo meraviglioso, mistico e spirituale. Ne rimarrete rapiti. C’è anche la possibilità di fermarsi a dormire nella foresteria del santuario, così come a Camaldoli, tra i monasteri italiani dove pellegrini e turisti possono fermarsi a dormire.
Tra Valle d’Aosta e Piemonte, il Parco Nazionale del Gran Paradiso offre scenari spettacolari e boschi imponenti dove addentrarsi. Lo spettacolo del foliage è grandioso, con i grandi alberi che cambiando di colore, passando dal verde al giallo, all’arancione al rosso. Qui vengono organizzati itinerari, visite guidate e percorsi dedicati, per tutti i livelli di difficoltà.
Uno dei luoghi più belli per le passeggiate d’autunno in mezzo al bosco e per lo spettacolo del foliage è la Valle Aurina (Ahrntal, in tedesco) in Alto Adige, nell’estremità settentrionale della provincia di Bolzano, al confine con l’Austria. Qui le imponenti Alpi dei Tauri occidentali e della Zllertal dominano questa zona di confine tra Italia e Austria, ricoperta di boschi di abeti conifere che in autunno si colorano di rosso, giallo, arancio e marrone, accanto al verde scuro dei sempreverdi. Valle Auina è anche il nome del comune sparso che sorge lungo la valle.
Uno spettacolo imperdibile della natura lo regala il Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino, in Trentino, compreso tra le località di San Martino di Castrozza e Panaveggio, collegate dal Passo Rolle. Sul parco si affacciano le suggestive cime dolomitiche della Pale di San Martino e della Catena del Lagorai. Da visitare è la Foresta Demaniale di Paneveggio, una delle più importanti foreste delle Alpi, con un ricchissima biodiversità e molte specie di alberi, roveri e castagni nella parte a quote più basse e abeti e pini a quote più alte.
Imperdibili i boschi del Parco Nazionale della Sila, una delle zone più belle della Calabria. Qui trovate un perfetto ambiente montano, nel cuore del Sud Italia, con una vegetazione ricca e varia, tra faggete, pinete, foreste alluvionali di ontani e frassini, querceti e castagneti. Caratteristico della Sila è il pino laricio, chiamato anche Pino silano. Il Parco offre una varietà di ambienti diversi, a seconda delle altitudini, uno spettacolo da ammirare in autunno al tepore del sole dell’estate di San Martino.
Ad appena 15 km da Parma si trova il Parco Regionale Boschi di Carrega, un parco monumentale che ospita ville e palazzi storici e il bellissimo Bosco della Capannella. Il bosco è formato da cerri e castagni e costeggia la strada comunale da Sala Baganza a Collecchio. Al centro del bosco si trova “la Capannella”, antico capanno di caccia usato fino ai primi decenni del Novecento. La zona è molto frequentata da visitatori a piedi, in bicicletta o a cavallo. Nel Parco si trovano diversi laghi e laghetti, tra i quali il lago della Vigna, il lago della Svizzera, il lago della Grotta, il lago della Navetta, il lago dei Pini e il lago Ponte Verde. Un luogo da non perdere.
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VIDEO: Bosco d’autunno, nel Parco delle Foreste Casentinesi
Valeria Bellagamba