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Green pass per tutti: sospensione dal lavoro per chi è sprovvisto

Green pass per tutti: sospensione dal lavoro per chi è sprovvisto. Tutte le informazioni sul nuovo obbligo.

Green pass per tutti: sospensione dal lavoro per chi è sprovvisto (Adobe Stock)

Era stato annunciato ed è arrivato: è il super Green pass obbligatorio in tutti i posti di lavoro, pubblico e privato, anche per liberi professionisti e partite Iva. Di fatto un obbligo universale. Il governo Draghi è andato dritto per la sua strada, deciso ad incentivare il più possibile la vaccinazione degli italiani in vista del temuto autunno, nonostante le rimostranze di alcuni esponenti della maggioranza.

Ieri in Consiglio dei Ministri il nuovo decreto legge che sancisce l’obbligo per tutti nei luoghi di lavoro è stato approvato all’unanimità.

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Green pass per tutti: sospensione dal lavoro per chi è sprovvisto

Non solo dipendenti pubblici e non solo lavoratori di bar, ristoranti, cinema, teatri, musei, palestre, piscine e luoghi dove il certificato verde Covid è richiesto agli utenti. Il Green pass obbligatorio arriva anche in fabbrica e negli uffici privati, come era stato annunciato, in tutti i luoghi di lavoro privato, anche per studi professionali e lavoratori autonomi. Una estensione ancora più ampia di quella anticipata. Di fatto un Green pass per tutti, con sanzioni pesanti per gli inadempienti.

Il nuovo obbligo scatterà il 15 ottobre prossimo e sarà valido fino al 31 dicembre, data di scadenza dello stato di emergenza. Poi si vedrà se estenderlo ulteriormente, molto dipenderà anche dall’andamento dell’epidemia di Covid in Italia.

Nel periodo di durata dell’obbligo tutti i lavoratori della pubblica amministrazione, del settore privato, inclusi gli autonomi, i liberi professionisti, le partite Iva, chi lavora con prestazioni occasionali e i collaboratori familiari (colf, badanti, baby sitter), dovranno esibire il Green pass, certificazione verde Covdi-19, per accede ai luoghi di lavoro e svolgere la loro attività. L’obbligo vale dunque per tutte le aziende private, da quelle grandi a quelle piccole.

L’obbligo del certificato verde riguarda anche chi fa volontariato e chi svolge attività di formazione, anche se non formalmente assunto dalla struttura per cui lavora ma con contratti esterni.

Continuano ed essere esenti dall’obbligo i ragazzi e bambini sotto i 12 anni e coloro che non possono vaccinarsi per motivi di salute che dovranno presentare una certificazione medica di esenzione.

Le sanzioni

I lavoratori sprovvisti di Green pass senza giustificazione saranno considerati assenti ingiustificati dal lavoro e sarà interrotta la retribuzione. Nel pubblico impiego il rapporto di lavoro è sospeso dopo il quinto giorno di assenza. Mentre nel privato il lavoratore è considerato assente finché non presenta il Green pass, ma non può essere licenziato né sono previste conseguenze disciplinari. Nelle aziende con meno di 15 dipendenti, il datore di lavoro potrà sostituire temporaneamente il lavoratore privo di Green pass. Sia nel pubblico che nel privatola retribuzione non è dovuta dal primo giorno di assenza.

I lavoratori che accedono al posto di lavoro senza Green pass saranno sanzionati con una multa da 600 a 1.500 euro. Per i mancati controlli del Green pass da parte dei datori di lavoro sono previste multe da 400 a 1.000 euro.

Altri casi

L’obbligo del certificato verde  varrà anche per cariche elettive, governative e amministrative, dunque si applica ai membri del governo e ai ministeri, ai sindaci, ai presidenti di Regione, alle giunte e ai consigli comunali e regionali. Poiché un decreto legge non può imporre l’obbligo agli organi costituzionali, Quirinale, Camere e Corte Costituzionale, che si autogovernano, saranno questi a dotarsi di un proprio regolamento che introduce l’obbligo, su invito del governo.

Non ci sarà, invece, l’obbligo di Green pass sui mezzi pubblici locali. Di fatto si può ritenere, almeno in parte, superato dal fatto che chi prende quei mezzi per andare al lavoro è già obbligato ad avere il documento per lavorare.

Poiché il Green pass oltre che con la vaccinazione si può ottenere anche con il tampone negativo al coronavirus, per dare tempo a chi non si è ancora vaccinato di farlo, saranno introdotti tamponi a prezzi calmierati fino al 31 dicembre: a 8 euro per i minori di 18 anni e a 15 euro per tutti gli altri. I tamponi, invece, saranno gratuiti per chi non può vaccinarsi, comunque già esentato dall’obbligo del certificato.

Super Green pass: tutti i casi a cui sarà esteso (Adobe Stock)
Valeria Bellagamba

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Valeria Bellagamba