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Super Green pass: tutti i casi a cui sarà esteso

In arrivo il Super Green pass: ecco tutti i casi a cui sarà esteso. Le ultime notizie.

Super Green pass: tutti i casi a cui sarà esteso (Adobe Stock)

Era stata annunciata da giorni e dopo il rinvio della settimana scorsa sta arrivando: è l’estensione del Green pass obbligatorio a tutti i luoghi di lavoro, pubblici e privati.

Il governo è al lavoro sul nuovo decreto legge che estenderà ulteriormente l’obbligo del Green pass non più solo ai dipendenti pubblici e ai lavoratori dei settori in cui è già richiesto agli utenti (come ristoranti, bar, cinema, palestre, piscine, parchi, luoghi di cultura, eventi), ma anche a tutti i lavoratori delle aziende private. Il nuovo obbligo dovrebbe entrare in vigore a metà ottobre.

Chi non adempierà l’obbligo potrà andare incontro a sanzioni come sospensione e licenziamento. Il nuovo decreto legge è atteso per giovedì 16 settembre. Ecco tutto quello che bisogna sapere.

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Super Green pass: tutti i casi a cui sarà esteso

Nonostante le resistenze di alcuni esponenti della maggioranza, il Governo Draghi è fermamente deciso sull’estensione del Green pass, certificazione verde Covdi-19, a tutti i luoghi di lavoro. Non più dunque soltanto ai dipendenti della pubblica amministrazione e di quei settori del privato aperti al pubblico, come bar, ristoranti, cinema, teatri, musei, palestre, piscine, luoghi di sport, cultura e socialità dove l’esibizione dei certificato era già chiesta agli utenti.

Ora, anche a seguito delle fitte trattative tra le parti sociali, l’obbligo del Green pass arriva in tutte le aziende private: fabbriche, uffici, officine, centri commerciali. Obbligo per i lavoratori.

La scorsa settimana, il governo aveva già anticipato l’estensione del Green pass ma si era preso un’altra settimana di tempo per mettere a punto il nuovo provvedimento e ottenere la piena approvazione delle associazioni di categoria dei datori di lavoro e dei sindacati.

Nel frattempo, un altro decreto aveva esteso l’obbligo di Green pass al personale delle ditte di pulizia che operano nelle scuole e delle mense scolastiche, al personale esterno delle università, ai lavoratori delle Rsa e anche ai genitori che entrano nelle scuole dei figli.

Ora, invece, il governo introduce una misura molto più estesa e “invasiva” della sfera personale. Tanto c’è chi ha parlato di “Super Green pass“. Il provvedimento è chiaramente inteso a spingere il più possibile la campagna vaccinale per indurre anche i più reticenti a vaccinarsi. Perché naturalmente sottoporsi di continuo ai tamponi non è sostenibile sul lungo termine, anche se fossero gratuiti.

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Le modalità di applicazione

Il Super Green pass in tutti i luoghi di lavoro è stato definito un obbligo vaccinale surrettizio, senza le regole chiare e le garanzie di una legge che introduca l’obbligo vaccinale. Un’obiezione sicuramente valida e più che legittima ma in questo momento, in cui l’autunno di avvicina e oltre 3 milioni di over 50 in Italia non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose di vaccino, non c’è tempo per avviare un lungo iter legislativo. Approvare una nuova legge in questo senso è complesso e richiede tempi lunghi, anche se i presupposti e la legittimità costituzionale ci sono, come hanno spiegato esperti costituzionalisti.

Probabilmente, in futuro, quando il Green pass verrà meno sarà approvata una legge più articolata e meglio definita. Nel frattempo, per accedere a tutta una serie di luoghi pubblici, trasporti a lunga percorrenza e ora anche luoghi di lavoro sarà necessario avere con sé il documento che attesta la vaccinazione, in alternativa la guarigione dal Covid o la negatività al coronavirus Sars-Cov-2 accertata da un tampone eseguito entro le 48 ore.

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La libertà di non vaccinarsi, dunque, rimane nonostante l’obbligo del tampone. Proprio sui test si è discusso molto anche tra le parti sociali negli ultimi giorni. La proposta di renderli  gratuiti è stata fermamente respinta dal Ministero della Salute perché questo significherebbe disincentivare la vaccinazione. Comunque, almeno per i primi tempi potrebbero essere introdotti dei prezzi calmierati.

In attesa del decreto legge del governo, che sarà discusso domani, giovedì 16 settembre, in consiglio dei ministri, si apprende che l’applicazione del Green pass obbligatorio nei luoghi di lavoro sarà diversificata riguardo a controlli e sanzioni, a seconda delle situazioni, e concordata tra le parti sociali. L’introduzione dell’obbligo è prevista per metà ottobre.

Ricordiamo che il Green pass è già obbligatorio per il personale di scuola e università. Per accedere alle università lo devono avere anche gli studenti.

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Green pass: probabile estensione a tutti i luoghi di lavoro (Adobe Stock)
Valeria Bellagamba

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Valeria Bellagamba