Cosa sta succedendo in Louisiana in questo momento al passaggio dell’Uragano Ida. La coincidenza con l’anniversario di Katrina nel 2015 crea ancora più ansia.
Gli Stati Uniti D’America non sono nuovi all’emergenza uragani. Purtroppo infatti le loro terre, soprattutto in alcune specifiche aree, sono spesso vittime di fenomeni atmosferici violenti come questo. L’Uragano Ida è infatti arrivato negli USA e come leggiamo sui principali giornali locali, nonostante sia stato declassato e quindi abbia ridotto un po’ la sua forza, resta pericoloso e a New Orleans si conta già la prima vittima.
Quando Ida è arrivata negli Usa era stata classificata come di categoria 4 e nella giornata di ieri ha portato con sé venti fino a 240 chilometri orari entrando così di diritto nella classifica degli uragani più forti della storia degli Stati Uniti.
Un triste primato, ma per ora i danni causati dall’uragano Ida sono ancora pseudo-moderati. New Orleans e le città vicine sono allagate e oltre 1 milione di persone in tutta la Louisiana sono rimaste senza luce. La situazione però è molto diversa dal 2015. Quell’anno l’uragano Katrina infatti spazzò via praticamente una intera nazione e la tragica coincidenza con l’anniversario del passaggio di Katrina fa rabbrividire. Oggi però la città ha un sistema di argini molto più efficiente e potente di prima.
La prima vittima dell’uragano Ida, purtroppo, non si è fatta attendere. Un uomo è stato ucciso dalla caduta di un albero, sradicato dal forte vento. Il Governatore John Bel Edwards si è detto piuttosto preoccupato della situazione, anche perché il percorso dell’uragano Ida in Louisiana è molto vicino ai centri abitati e le forti piogge stanno mettendo a dura prova il sistema fognario. La città di New Orleans non è stata evacuata e quindi la richiesta è stata quella di rimanere in casa, barricarsi nelle aree più sicure della casa e rispettare il coprifuoco.
Il Presidente Joe Biden sta quindi seguendo la situazione con grande apprensione e ha spiegato che, non appena sarà sicuro, procederanno con le operazioni di salvataggio. Nel mentre si sono organizzati svariati rifugi con la distribuzione gratuita di acqua e viveri.