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Green pass sui mezzi pubblici dal 1° settembre: le regole, come e dove si applica e la minaccia di blocchi. Cosa bisogna aspettarsi.
Manca pochissimo all’introduzione del Green pass obbligatorio anche sui mezzi pubblici, almeno quelli a lunga percorrenza. Da mercoledì 1° settembre per salire su treni, aerei nazionali, navi, traghetti e bus che percorrono lunghe tratte si dovrà avere, oltre al biglietto, la certificazione verde Covid-19 che attesta l’avvenuta vaccinazione (anche con una sola dose), la guarigione dalla malattia o il risultato negativo al tampone (molecolare o antigenico).
Il documento, in formato digitale, sullo smartphone, o cartaceo, è richiesto anche a scuola, al personale scolastico, e all’università, anche agli studenti.
L’estensione dell’obbligo del Green pass ai mezzi pubblici, a scuola e all’università è stata approvata dal governo con decreto lo scorso 6 agosto, proprio nel giorno in cui entrata in vigore il Green pass obbligatorio per ristoranti e bar al chiuso, musei, teatri, manifestazioni, eventi, centro culturali e altri luoghi.
La misura, che è una spinta alla vaccinazione, è stata duramente contestata da parte della popolazione che non ha nessuna intenzione di vaccinarsi, nonostante la ripresa dei contagi a causa della variante Delta, e vede l’obbligo di Green pass come una grave minaccia ai propri diritti e alla libertà di accesso ai luoghi pubblici e di movimento. I più ostili al Green pass hanno annunciato un blocco dei treni nelle città italiane per mercoledì 1° settembre. Ecco tutto quello che bisogna sapere sulla minaccia del blocco dei trasporti e sulle nuove regole.
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Arriva il Green pass obbligatorio su mezzi di trasporto pubblico a lunga percorrenza. Il governo, tuttavia, sarebbe già al lavoro per una sua prossima estensione a tutti i mezzi di trasporto, anche quelli locali, come autobus e metropolitane. Nel frattempo, da mercoledì 1° settembre se volete mettervi in viaggio da Milano a Roma in treno, aereo o autobus, dovete avere con voi la certificazione verde Covid-19, il documento, digitale e cartaceo, che si ottiene dopo la vaccinazione, la guarigione dalla malattia o il test negativo al virus.
Vi abbiamo già spiegato, come ottenere il certificato. In questa fase, ancora di rodaggio, sono stati introdotti anche i tamponi a prezzi scontati. Mentre per le persone che non possono vaccinarsi sono previste delle esenzioni (motivi di saluti certificati e bambini sotto i 12 anni).
Nel frattempo, il Comitato Tecnico Scientifico ha dato il via libera all’estensione della durata del Green pass a 12 mesi. Finora, per i vaccinati la validità della certificazione era di 9 mesi (270 giorni) dalla seconda dose. Mentre per i vaccinati con prima dose il certificato è valido dal 15° giorno dopo la somministrazione fino alla dose successiva. Per il vaccino monodose, il Green pass è valido dal 15° giorno dopo la somministrazione e per 9 mesi. Mentre per i guariti, il certificato è valido per 6 mesi (180 giorno) dalla attestazione di guarigione. Mentre il certificato con tampone, sappiamo, è valido solo 48 ore.
Manca ancora il decreto legge che modifichi le regole precedenti e allunghi la durata del Green pass. Una misura che, seppure criticata, si è resa necessaria soprattutto per il personale sanitario vaccinato tra fine dicembre 2020 e gennaio 2021 che ancora non potrà accedere alla terza dose di vaccino già in programma, mentre il Green pass è in scadenza.
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Ecco il riepilogo delle nuove regole introdotte con il decreto legge di agosto che prevedono il Green pass obbligatorio per i seguenti mezzi di trasporto.
L’utilizzo degli altri mezzi di trasporto può avvenire anche senza Green pass, fatta salva l’osservanza delle misure anti contagio. Si legge sul sito web governativo www.dgc.gov.it. Come dicevamo, tuttavia, è probabile l’estensione del Green pass obbligatorio anche agli altri mezzi di trasporto.
Infine, sempre dal 1° settembre, la certificazione verde Covid-19 sarà richiesta anche al personale di scuola e università e agli studenti universitari.
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Come abbiamo accennato, per mercoledì 1° settembre, data di entrata in vigore del Green pass sui mezzi pubblici a lunga percorrenza, alcuni gruppi di contrari all’obbligo hanno annunciato nuove proteste e manifestazioni, fino al blocco delle stazioni ferroviarie.
La minaccia, secondo quanto di apprende, arriverebbe dal gruppo su Telegram “Basta dittatura“, che avrebbe in programma di bloccare ben 54 stazioni ferroviarie in tutta Italia. “Non ci fanno partire con il treno senza il passaporto schiavitù? Allora non partirà nessuno!”, l’avvertimento pubblicato sul gruppo che si oppone fermamente alla misura del Green pass e che avrebbe già organizzato alcune delle manifestazioni no pass degli ultimi giorni, tra cui quelle di Milano e Roma. I gruppi Telegram vengono, infatti, utilizzati, dagli oppositori al Green pass per organizzare e partecipare a manifestazioni di protesta.
Un conto, però, è manifestare in piazza, anche se non sono mancati, purtroppo, episodi d violenza, altro è bloccare la partenza dei treni. Un’azione che potrebbe costare ai no pass pesanti sanzioni penali. È ancora tutto da vedere se la minaccia è solo virtuale o sarà concreta. Nel frattempo, nel gruppo Telegram gli organizzatori hanno indicato agli iscritti gli orari e le modalità della manifestazione, con inizio alle ore 14:30 davanti alle stazioni indicate, ingresso alle ore 15:00 e protesta fino a sera.
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