L’urgano Grace che ha travolto Haiti, ora è diretto verso il Messico. Oltre 120mila turisti sono barricati in hotel e rifugi per proteggersi dalla forza di questo evento naturale.
In questa estate 2021 abbiamo visto un po’ di tutto a livello meteorologico. Sono stati mesi particolarmente strani, caratterizzati da un’Italia fondamentalmente spaccata in due. Il nord del nostro Paese afflitto da temporali improvvisi, bombe d’acqua e grandinate che hanno causato moltissimi danni. Mentre nel Centro e nel Sud Italia invece per la maggior parte del tempo le regioni sono state travolte da una vera e propria ondata di caldo afoso con temperature che hanno superato anche i 40 gradi.
Una situazione strana insomma, in cui si inserisce oggi anche l’arrivo dell’uragano Grace in Messico lungo le coste dello Yucatan.
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Questa particolare zona è da sempre soggetta all’arrivo di uragani, ma sicuramente in questo particolare periodo storico un evento atmosferico avverso è una delle ultime cose che ci si aspettava e che si desiderava. Tuttavia l’uragano Grace sta arrivando e pare che colpirà le coste dello Yucatan.
Ovviamente è scattata l’allerta massima soprattutto nelle aree più turistiche dove proprio in questi giorni l’afflusso di visitatori è piuttosto alto. Si parla infatti di circa 120 mila viaggiatori che oggi giovedì 19 agosto sono obbligati a rimanere chiusi all’interno degli hotel del loro stanze aspettando che l’uragano Grace passi e, si spera, non causi troppi danni.
Le aree maggiormente a rischio sono Tulum, l’isola di Cozumel e Playa del Carmen. Alcune di queste sono ovviamente delle località molto amate e apprezzate dai turisti quindi non è escluso che proprio in queste località i turisti e gli ospiti degli hotel vengono trasportati in dei rifugi più sicuri per evitare di rimanere feriti o incidentati durante il passaggio di questo uragano.
Si teme il peggio insomma, anche perché è stato proprio l’urgano Grace ha dilaniato e travolto in modo gravissimo Haiti. La speranza è che però gli effetti siano minori e che, soprattutto, le città siano più preparate e più pronte a difendersi, per quanto, possibile, dalla forza naturale dell’uragano.