Indice dei contenuti
Quali sono i luoghi perfetti dove fare meditazione? Templi e ashram in Italia tutti da scoprire per una vacanza zen e rilassante.
Il caos della città vi disturba. Avete ancora modo di organizzare le ferie a settembre e state cercando un luogo rilassante e zen dove andare? Molto probabilmente ciò che fa per voi sono alcuni centri o proprio specifici templi induisti, quindi Ashram, dove mettere in pratica la pratica della meditazione.
Ma dove farlo? In Italia ci sono diversi luoghi dove si può respirare un’aria di pace e un’atmosfera pura, piena di rilassamento tipica degli Ashram in India senza però dover prendere un aereo e spostarsi dall’altra parte del mondo.
Piccoli angoli di India, ma anche di Tibet, si nascondono quindi nel panorama italiano. Le regole più importanti sono ovviamente meditazione e silenzio.
Uno degli Ashram più famosi e importanti in qualche modo è nell’entroterra di Savona vicino ad Altare. Qui si trova il tempio Indù di Swami Gitananda, il più grande d’Italia. In questo tempio induista ci possono essere degli incontri, dei corsi, ma anche semplicemente delle giornate di seva quindi di lavoro disinteressato.
Altra location dove avvicinarsi al mondo induista è sicuramente il centro Ananda di Milano che organizza tantissimi incontri e appuntamenti dedicati proprio alla meditazione.
Per quanto riguarda invece la meditazione per principianti c’è il monastero di Frasso Sabino a Santacittarama che apre spesso le sue porte ai novelli della meditazione proprio per insegnare i corsi base.
Altro luogo invece sacro per quanto riguarda però in questo caso il buddismo è l’unione buddhista italiana che ha al seguito diversi centri dove meditare come il monastero di Pomaia, con tantissimi corsi organizzati in ogni periodo dell’anno. Potreste anche andare al Merigar ad Arcidosso alle pendici del Monte Amiata.
In tutti questi luoghi oltre a prediligere ovviamente silenzio, la meditazioni e le pratiche Zen si riesce, come diceva Tiziano Terzani, a calmare almen oper un attimo la mente e invece di concentrarsi su tante domande generali ci iniziamo a porre la domanda principale “Chi sono io”.