I controlli dei NAS in collaborazione con il Ministero della Salute hanno portato alla chiusura di 17 strutture ricettive e oltre 300 violazioni per mancato rispetto delle normative anti-Covid.
Le settimane che precedono e seguono Ferragosto sono sempre quelle più calde in assoluto. Non solo a livello meteorologico, ma anche a livello di controlli nelle strutture ricettive di tutto il Paese. Controlli in mare, a terra, in spiaggia, ma anche negli alberghi, nei bar e nei ristoranti. Il tutto per garantire che il lavoro sia svolto in modo corretto, per tutelare la salute delle persone. Così, non stupisce che il risultato del controllo dei Nas, insieme al Ministero della Salute, abbia portato alla notifica di ben 17 chiusure e 301 violazioni.
I risultati delle operazioni di controllo dei NAS
Come riporta l’Ansa, i Nas in sinergia con il Ministero della Salute, hanno fatto dei controlli su circa 724 attività tra campeggi, villaggi turistici e agriturismi. Di questi ben 17 sono stati costretti a chiudere e, come se non bastasse, ci sono state anche 301 violazioni penali e amministrative che hanno portato ad un totale di 150 mila euro di multe.
Le violazioni più comuni delle strutture ricettive
Ma quali sono state le effrazioni che sono risultate le più comuni? Purtroppo in questo periodo è emerso che alcune di queste strutture non hanno rispettato né messo in atto le misure anti-Covid come l’uso delle mascherine. Oppure non hanno installato i dispenser con il gel igienizzante per le mani . Ancora, i Nas hanno notato che non venivano effettuate né le procedure di disinfestazione né venivano rispettati i distanziamenti.
Una serie di violazioni piuttosto gravi, soprattutto dato il delicato periodo storico che stiamo vivendo con il dilagare della variante Delta. Altre violazioni poi, la maggior parte, sono state registrate nell’ambito della carenza igienico-sanitaria nella preparazione dei pasti.
Norme anti-Covid non rispettate: il caso della Sardegna
Le mancate attenzioni da parte delle strutture ricettive, per quanto riguarda le norme anti-Covid, purtroppo sono state registrate anche in altri settori. Soprattutto bar e locali adibiti alla “movida” in spiaggia e nelle località di vacanza spesso non fanno rispettare le regole.
E così, al di là, della polemica sul concerto di Salmo in Sardegna, sempre nella straordinaria isola sarda un locale è stato chiuso nella zona di Oristano perché aveva organizzato un dj set con oltre 200 clienti senza mascherine e senza procedure di controllo del rispetto della normativa anti-Covid.