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Guida di Ustica: alla scoperta dell’isola al largo di Palermo. Tutte le informazioni utili.
Una piccola ma grande meraviglia dei nostri mari è l’isola di Ustica, nel Mar Tirreno Meridionale, al largo della costa di Palermo. Nonostante le sue dimensioni ridotte, l’isola, in realtà, è molto di più che uno scoglio con un faro.
Ustica offre un paesaggio straordinario, con un ambiente marino eccezionale, tanto da portare alla creazione di un’area marina protetta, la prima istituita in Italia nel 1986.
Il mare attorno l’isola di Ustica ospita più del 50% di tutte le specie mediterranee, con una ricchezza impressionante di flora e fauna, e ha un fondale roccioso formato da grotte, guglie sottomarine e cunicoli che ne fanno un autentico paradiso per le immersioni. Scopriamo tutte le bellezze dell’isola di Ustica.
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Ustica sorge nel Mar Tirreno, al largo della Sicilia nord-occidentale, a circa 67 km da Palermo e 95 km da Alicudi, la più occidentale delle Isole Eolie. Come le Eolie anche Ustica è di origine vulcanica, ma non appartiene al loro arcipelago. L’isola si è formata dal magma fuoriuscito da un vulcano sottomarino e i suoi rilievi collinari sono i resti di antichi vulcani. Ustica ha una superficie di circa 8,6 km quadrati e una forma arrotondata, con una circonferenza di 12 km di costa prevalentemente rocciosa, frastagliata e ripida, dove si aprono numerose grotte.
I principali rilievi dell’isola, che la dividono in due parti, sono Punta Maggiore (244 m) e Guardia dei Turchi (238 m). Il territorio è brullo, con scarsa vegetazione formata per lo più da arbusti della macchia mediterranea. Sull’isola è presente una Riserva Terrestre Naturale Orientata, istituita per proteggerne l’ambiente. Sono vietate le attività di campeggio e bivacco, e la costruzione di nuovi edifici. Uno dei problemi dell’isola è la scarsità di risorse idriche.
Ustica forma comune a sé ed è abitata da circa 1.300 persone. Sull’isola è presente una importante stazione meteorologica dell’Aeronautica Militare, riconosciuta Ufficialmente dall’Organizzazione meteorologica mondiale. Ospita un famoso faro.
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L’isola di Ustica era abitata fin dal Paleolitico. Numerosi reperti archeologici sono stati trovati nel suo territorio e nelle acque circostanti. Crocevia dei traffici marittimi nel Mediterraneo, sono passati e si sono fermati qui Fenici, Greci, Cartaginesi, Romani e Saraceni, che usavano l’isola come base per i loro attacchi, nascondendo le navi tra le insenature. Nel VI secolo si stabilirono ad Ustica i monaci benedettini, costretti però a lasciare l’isola a causa delle scorrerie dei pirati e delle guerre tra Cristiani e Musulmani. Colonizzata dai Borbone, l’isola seguì le sorti del Regno delle Due Sicilie. E’ stata anche prigione e luogo di confino per prigionieri politici.
Ustica viene dal latino ustum, “bruciato”, nome che gli antichi Romani diedero all’isola per le sue rocce scure e che sta anche per “Vulcano spento”. I Greci, invece, la chiamavano Osteodes, ovvero isola delle ossa, per via dei resti umani dei soldati ammutinati che i cartaginesi deportarono sull’isola e che qui morirono di fame e di sete. A causa delle forti correnti marine, Ustica è stata teatro di numerosi naufragi nell’antichità, per questo motivo sono state scoperte diverse sepolture sul suo territorio e una gran quantità di reperti archeologici, tra relitti di navi e carichi di merci perduti nelle sue acque.
Secondo alcuni, Ustica sarebbe l’isola della maga Circe , famoso personaggio dell’Odissea che tramutava in maiali i visitatori che osavano avvicinarsi.
L’isola di Ustica è una autentica meraviglia della natura per la ricchezza del suo mare e il suo territorio dall’aspetto selvaggio. Un luogo carico di fascino, anche per il suo isolamento e la difficoltà nell’essere raggiunto. Ustica è soprannominata la perla nera del Mediterraneo per il colore scuro delle sue rocce formate da lava solidificata.
Il centro abitato di Ustica si trova sulla parte nord-orientale dell’isola e si affaccia su una baia, Cala Santa Maria, chiusa a nord da un promontorio a ventaglio. Il porto cittadino è l’approdo dei traghetti che provengono da Palermo. Il centro abitato sorge subito dietro, disposto ad anfiteatro nelle alture dell’isola. Sul porto e sul paese svetta la Torre di Santa Maria, a forma di piramide tronca, edificata nel 1763. Sulla sommità del promontorio, invece, si affacciano i resti della Rocca di Punta Falconiera.
Il cuore del centro abitato è piazza Umberto I, dove si affaccia la Chiesa di San Ferdinando, del Settecento. Sulla piazza si trova anche la casa dove abitò Antonio Gramsci durante l’esilio, una targa commemorativa lo ricorda.
Caratteristiche sono le vie e viuzze del centro abitato, circondate da piante e fiori tipici mediterranei. Le case sono di colore bianco e rosa, alcune sono dipinte con coloratissimi murales di soggetti naturali e fantastici, realizzati anche da artisti famosi.
Uscendo dal centro abitato, si sale al promontorio che domina la cittadina e il porto, dove sorgeva un antico vulcano estinto. Sulle pendici sorge la Rocca della Falconiera, risalente al periodo borbonico. In parte restaurata, la Rocca oggi ospita eventi e manifestazioni, come mostre d’arte e di fotografia. Sul promontorio si affaccia il Faro di Punta Homo Morto e salendo ancora più in alto si raggiunge un punto panoramico mozzafiato con vista spettacolare sull’isola, il faro e il mare.
Il faro più conosciuto e più fotografato di Ustica è quello di Punta Cavazzi, situato nell’estremità sud-occidentale dell’isola, affacciato su un tratto di costa molto frastagliata. Poco più a nord del faro si trova Punta Spalmatore, dove sorge una torre di avvistamento. La zona ospita oggi un resort turistico. Da vedere sul versante settentrionale dell’isola la Cappella della Madonna della Croce, un altro punto panoramico molto suggestivo. Sulla punta nord di Ustica si trovano i resti di un villaggio preistorico.
Faro di Punta Cavazzi di Ustica
La bellezza di Ustica sta soprattutto nel suo ambiente naturale. Il territorio dell’isola pur essendo brullo e arido offre colori affascinanti che vanno dal verde degli arbusti e cespugli di macchia mediterranea, al nero delle rocce al rosso della terra. La vegetazione comprende tipiche piante mediterranee, come il lentisco e la ginestra. Ci sono anche alberi sparsi di ulivi e mandorli. Ma è l’ambiente marino quello riserva maggiori sorprese e regala autentiche meraviglie per gli occhi. Dal colore dell’acqua, dal turchese all’azzurro al blu cobalto, alle grotte, baie e insenature che si aprono lungo la costa.
Tra le grotte principali ricordiamo: la Grotta Verde, la Grotta Azzurra, la Grotta dell’Oro, la Grotta della Pastizza e quella delle Colonne. Al largo della costa settentrionale si affacciano, poi, lo Scoglio del Medico e quello della Colombara. I fondali rocciosi e ricchi di specie vegetali e animali sono una grande attrazione per i subacquei di tutto il mondo e le immersioni costituiscono una delle principali attività sportive dell’isola.
In estate, da luglio a settembre, si tiene ad Ustica la Rassegna Internazionale delle Attività Subacquee, manifestazione che porta sull’isola i principali esperti del settore e tanti appassionati da tutto il mondo. La rassegna ha un ricco calendario di eventi con incontri aperti al pubblico, mostre, conferenze, gare, proiezioni di film.
La costa di Ustica è molto rocciosa e le spiagge sono poche. Oltre alla spiaggi cittadina di Ustica, segnaliamo Cala Sidoti, sulla costa occidentale dell’isola, e Cala Spalmatore su quella sud-occidentale. Per il resto si tratta soprattutto di calette rocciose da raggiungere via mare.
Quando andare
Il periodo in cui visitare Ustica è l’estate per chi è interessato al turismo balneare e alle immersioni. Per una visita naturalistica, invece, è consigliata la primavera, quando sbocciano i fiori che colorano tutta l’isola e fa meno caldo.
Come arrivare
Si raggiunge Ustica con il traghetto o l’aliscafo da Palermo e da Napoli. Da Palermo ci vogliono circa due ore e venti minuti con il traghetto e un’ora e un quarto con l’aliscafo. Da Napoli il viaggio in nave dura circa 4 ore.
Sull’isola ci si sposta con un servizio di pulmini, mentre in estate si possono affittare motorini e biciclette.
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Valeria Bellagamba