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Green pass per italiani all’estero: come ottenerlo

Green pass per italiani all’estero: come ottenerlo. Pubblicata la circolare del Ministero della Salute.

Green pass per italiani all’estero: come ottenerlo (Foto di Nataliya Vaitkevich da Pexels)

Ci siamo. Domani venerdì 6 agosto entra in vigore in Italia il Green pass obbligatorio per accedere a diversi luoghi pubblici, servizi ed eventi in Italia.

Il documento attesta l’avvenuta vaccinazione (anche con una sola dose), oppure la guarigione dal Covid o il tampone negativo al virus. Il governo italiano, come quello francese e di altri Paesi, ne ha deciso l’introduzione per contenere la diffusione dei contagi di Covid, ripresa già a inizio luglio, ed evitare in questo modo nuove chiusure.

Il Green pass non sarà richiesto ai bambini sotto i 12 anni di età e sono previste anche delle categorie esenti per motivi di salute. Si attende, invece, la formalizzazione dell’accordo con le farmacie e gli altri centri sanitari per i tamponi a prezzi calmierati.

Il Ministero della Salute si è occupato anche degli italiani vaccinati o guariti all’estero, che finora non erano riusciti a ottenere il Green pass. Un’apposita circolare spiega come fare.

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Green pass per italiani all’estero: come ottenerlo

Gli italiani vaccinati o guariti dal Covid all’estero potranno chiedere il Green pass alle Aziende sanitarie locali. Il provvedimento è previsto per gli italiani residenti all’estero oppure no e indipendentemente dal fatto che siano iscritti al Servizio Sanitario Nazionale o al SASN (Assistenza Sanitaria al Personale Navigante), nonché per tutti i soggetti i iscritti a qualunque titolo al Servizio Sanitario Nazionale e che siano stati vaccinati o guariti all’estero.

Le certificazioni verdi di vaccinazione o guarigione potranno essere richieste sul territorio italiano, recandosi direttamente nelle Aziende Sanitarie locali di
competenza territoriale, secondo modalità stabilite dalle Regioni e Province Autonome. Dunque non attraverso la procedura elettronica online, come per coloro che sono stati vaccinati o sono guariti in Italia.

I richiedenti dovranno presentare alla ASL il documento di riconoscimento e il codice fiscale, insieme alla seguente documentazione, a seconda del tipo di certificazione verde richiesta:

a) certificato vaccinale rilasciato dall’Autorità Sanitaria estera che riporti almeno i seguenti contenuti:

  • dati identificativi del titolare (nome, cognome, data di nascita);
  • dati relativi al/ai vaccino/i (denominazione e lotto);
  • data/e di somministrazione del/dei vaccino/i;
  • dati identificativi di chi ha rilasciato il certificato (Stato, Autorità sanitaria).

Per ottenere la certificazione verde Covid che attesta la vaccinazione, sono riconosciuti solo i vaccini approvati da EMA e AIFA: Comirnaty (PfizerBioNtech); Spikevax (Moderna); Vaxzevria (AstraZeneca); COVID-19 Vaccine Janssen (Janssen-Johnson & Johnson).

b) certificato di guarigione rilasciato dall’Autorità Sanitaria estera che riporti almeno i seguenti contenuti:

  • dati identificativi del titolare (nome, cognome, data di nascita);
  • informazioni sulla precedente infezione da SARS-CoV-2 del titolare, successivamente a un test positivo (data del primo tampone molecolare positivo);
  • dati identificativi di chi ha rilasciato il certificato (Stato, Autorità sanitaria)

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Formalità e dati

La circolare del Ministero spiega che i certificati di cui alla lettera a) e b), in formato cartaceo e/o digitale, dovranno essere redatti almeno in lingua inglese e, per la Provincia Autonoma di Bolzano, in lingua inglese o tedesca; in caso di altra lingua dovranno essere accompagnati da una traduzione giurata.

Nel caso di richiesta di certificazione verde COVID-19 dopo il completamento del ciclo vaccinale con una sola dose di vaccino a seguito di guarigione, il richiedente dovrà presentare entrambi i certificati, sia di vaccinazione che di guarigione, di cui alla lettera a) e b).

Se il richiedente del Green pass è stato vaccinato all’estero con la sola prima dose di un vaccino a più dosi, potrà presentare la sua domanda solo se non siano scaduti i termini massimi per la somministrazione della seconda dose, che sono di 42 giorni per i vaccini a mRNA e 84 giorni per Vaxzevria. Comunque, al richiedente dovrà essere garantita la somministrazione della dose per il completamento del ciclo vaccinale. Quindi potrà ricevere la seconda dose del vaccino in Italia.

La documentazione presentata dal richiedente potrà essere validata esclusivamente da personale medico. Per l’inserimento dei dati del richiedente, ai fini del rilascio del Green pass, i Servizi Sanitari Regionali saranno abilitati per l’accesso ad una specifica funzionalità disponibile nel Sistema Tessera Sanitaria (TS).

Quindi, i dati inseriti nel sistema TS confluiranno nella Piattaforma nazionale–DGC per generare in automatico la certificazione verde COVID-19 che l’interessato potrà acquisire, tramite l’AUTHCODE che riceverà via mail o, in mancanza, via SMS, dal sito www.dgc.gov.it o dall’App Immuni, in combinazione con gli estremi della propria tessera sanitaria o, in mancanza, con quelli del documento di identità presentato al momento della richiesta, oppure tramite identità digitale SPID/CIE sempre sul sito www.dgc.gov.it o con APP IO.

Per ulteriori informazioni sulla circolare: https://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2021&codLeg=82032&parte=1%20&serie=null

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Valeria Bellagamba

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Valeria Bellagamba