In occasione della Giornata Mondiale della Tigre, il WWF accende i riflettori sull’importanza di preservare questo animale che sta lentamente sparendo e rischi l’estinzione.
Oggi, 29 luglio 2021, si celebra come sempre la Giornata Mondiale della Tigre e, mai come in quest’anno, è importante puntare i riflettori su questo animale il cui numero si sta riducendo tragicamente in tutto il sud-est asiatico, dove vive. La tigre si è ormai estinta in Cambogia, Vietnam e Laos, ma ci sono altri paesi dove ancora sopravvive e proprio qui bisogna organizzarsi per preservare la sua vita.
Stuart Chapman, capo della Tigers Alive Initiative del WWF ha spiegato che il ritmo a cui stanno sparendo le tigre è allarmante e che servono azioni urgenti per cercare di preservare la sopravvivenza degli esemplari rimasti. In India, Nepal e Russia si sono già svolte delle azioni in questo senso e i risultati cominciano lentamente a farsi vedere. In alcuni casi le popolazioni di tigre infatti sono raddoppiate grazie ad una attenta tutela dell’habitat, ad una buona quantità di prede a loro disposizione e ad una difesa dal bracconaggio.
Proprio a tal proposito in occasione della Giornata Mondiale della Tigre, il WWF ricorda che la trappola “laccio” è la più pericolosa per questo animale e, purtroppo, si stima che ce ne siano circa 12 milioni sparse nelle foreste del mondo. Comprese le aree protette. Ma non è solo questo il problema. Lo sviluppo urbano delle infrastrutture e il disboscamento – spesso illegale – ha causato la sparizione di moltissime aree dove le tigri vivevano. Senza pensare poi al commercio illegale di tigri o di parti di esse. Pare che circa 8000 esemplari vivano in cattività in Cina, Thailandia, Laos e Vietnam.
Si spera però che i Governi di queste aree del mondo si impegnino per invertire la rotta e approvino un piano di azione per il recupero della tigre. Piano che verrà presentato a novembre in Malesia che include diversi interventi come l’attività di controllo dei ranger, una supervisione politica e l’istituzione di Comitati Nazionali per la Tigre presieduti dal capo del governo. A oggi alcune di queste misure sono già in vigore, come in India e le storie di successo fanno ben sperare per il futuro.