Secondo un’indagine di eDreams gli italiani hanno le idee chiare su come riprendersi dopo la pandemia: una vacanza su un’isola deserta.
Questi mesi, giorni e ormai anni vissuti con l’incubo della pandemia e dei contagi da Coronavirus ci hanno provato. Mentalmente e fisicamente moltissime persone si sentono sotto stress e hanno i nervi a fior di pelle. Ci vorrebbe una bella vacanza per riposarsi. Ma uno di quei viaggi che, oggettivamente, ci permetta di dimenticarci del Coronavirus. Dove? Secondo un sondaggio di eDreams la risposta è solo una: l’isola deserta.
Riprendersi dallo stress su un’isola deserta
Partendo dal presupposto di avere 1000 euro di budget a disposizione e la possibilità di viaggiare ovunque, in un mondo ideale senza costrizioni e necessarie limitazioni dovute alle norme anti-contagio, gli italiani vorrebbero andare in vacanza per riposarsi. Ma la meta giusta per riprendersi dallo stress è solo una: l’isola deserta.
eDreams ha realizzato una ricerca coinvolgendo i viaggiatori di Regno Unito, Stati Uniti, Italia, Francia, Portogallo, Spagna, Germania, Svezia e ha scoperto che per dimenticare lo stress la cosa migliore e la più ambita è un viaggio. Ma gli italiani in questo hanno le idee chiare, per recuperare la serenità un viaggio è fondamentale, ma per riprendersi dal lockdown e dall’ansia della pandemia, uno su due, vorrebbe partire per un’isola deserta. Natura selvaggia, mare cristallino, no assembramenti e riposo. Lontani dalle televisioni e dai giornali che annunciano per forza di cosa bollettini da catastrofe giorno dopo giorno.
Da dove nasce questa esigenza di solitudine in vacanza?
Una tipologia di vacanza quella sull’isola deserta che oggettivamente è figlia del periodo storico che stiamo vivendo. Gli italiani non si sentono sicuri nei luoghi affollati, preferiscono stare più tranquilli ed isolati. Già dall’estate 2020 la tendenza era quella di un turismo di prossimità: si preferiva rimanere vicini a casa, sicuri di poter tornare a casa in caso di contagio o di risalita dei numeri.
La domanda che ci si fa oggi riguarda il futuro: questa sarà la nuova tendenza di viaggio per sempre oppure svanirà non appena il Coronavirus diventerà solo un ricordo?