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Nuovo standard tv: rinviato lo switch off

Nuovo standard tv: rinviato lo switch off. Ecco quando sarà il passaggio.

Nuovo standard tv: rinviato lo switch off (Foto di StockSnap da Pixabay)

Novità nel passaggio al nuovo standard di trasmissione tv. Il cosiddetto switch off, con il passaggio al digitale terrestre di nuova generazione, atteso per giugno 2022 e con i primi cambiamenti già a settembre di quest’anno, è stato rimandato.

Solo nel 2023 ci sarà il passaggio. Una decisione presa dal governo per dare più tempo alle famiglie italiane di cambiare le tv o acquistare un decoder. Cosa bisogna sapere.

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Nuovo standard tv: rinviato lo switch off

Tutto rimandato, lo switch off della tv per il passaggio al nuovo standard del digitale terrestre DVB-T2/HEVC avverrà il primo gennaio 2023 e non più il 30 giugno 2022. Il governo ha deciso un rinvio di sei mesi per dare più tempo alle famiglie italiane di adattare i propri apparecchi, cambiando le vecchie tv o comprando i nuovi decoder.

Cambia così anche la scadenza del 1° settembre 2021 in cui era previsto il passaggio allo standard Mpeg-4. Le emittenti nazionali lasceranno l’attuale standard Mpeg-2 per passare a Mpeg-4 dal 15 ottobre e su base volontaria.

La Rai trasmetterà con il nuovo standard Mpeg-4 solo i canali specialistici, come RaiSport, RaiMovie e RaiStoria, mentre trasmetterà sia in Mpeg-2 che in Mpeg-4 i canali generalisti (Rai1, Rai2 e Rai3).

Le famiglie italiane, così, potranno ancora continuare a vedere i canali tradizionali della Rai anche con vecchi apparecchi tv. Mentre per i canali di settore dovranno avere un televisore in grado di ricevere le trasmissioni in Mpeg-4.

Non si conoscono ancora, invece, le scelte di Mediaset e La7.

Più avanti, il governo stabilirà una data per il passaggio obbligatorio allo standard Mpeg-4. Nel frattempo, le emittenti non hanno obblighi dovranno solo spostare un certo numero di programmi al nuovo standard dal prossimo 15 ottobre. Per questo primo passaggio al nuovo standard di trasmissione tv gli italiani saranno informati con una campagna pubblicitaria.

I cambio definitivo di standard con il passaggio a DVB-T2 sarà il primo gennaio 2023. Da quella data chi non avrà un televisore di nuova generazione, o un decoder del nuovo segnale, non riuscirà più a vedere i programmi tv.

Cambio frequenze

Inoltre, è stato rimodulato il cambio delle frequenze delle emittenti locali e alcune nazionali per lasciare libera la banda 700MHz che sarà occupata dalle società di telecomunicazione per i servizi in tecnologia 5G. La scadenza originaria di questo passaggio era prevista sempre per il 1° settembre 2021, ma è stata anch’essa rinviata. In ogni caso, le società di telecomunicazione prenderanno possesso della banda di frequenze 700 dal 1° luglio 2022, come era già previsto.

La banda di frequenze sarà lasciata libera progressivamente dalle emittenti nelle varie regioni italiane con le seguenti scadenze:

  • tra novembre e dicembre 2021 toccherà per prima alla Sardegna;
  • da gennaio 2022 il cambio sarà in Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia (tranne la provincia di Mantova), la provincia di Piacenza e quelle autonome di Trento e Bolzano;
  • ancora da gennaio del 2022, toccherà a Veneto, provincia di Mantova, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna (tranne la provincia di Piacenza);
  • da marzo 2022 toccherà a Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Molise, Abruzzo e Marche;
  • entro giugno 2022 completeranno il passaggio Liguria, Toscana, Umbria, Lazio e Campania.

Rimane il bonus per la rottamazione della vecchia tv, che sarà disponibile fino al 31 dicembre 2022, fino ad esaurimento fondi.

Bonus rottamazione tv (Adobe Stock)
Valeria Bellagamba

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Valeria Bellagamba