Olimpiadi di Tokyo 2020: l’Italia sfila in tuta bianca con il tricolore, battute e sfottò. I commenti sulle divise degli italiani.
Si è tenuta nel primo pomeriggio del 23 luglio (ora italiana) la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Tokyo 2020, rimandata a quest’anno, con molti problemi, a causa della pandemia di Covid-19.
Durante la cerimonia, dopo le coreografie iniziali, sono uscite sull’arena dello Stadio nazionale del Giappone di Tokyo le delegazioni delle nazioni partecipanti ai Giochi della XXXII Olimpiade. Sono stati 206 i gruppi che hanno sfilato, compresi il Team Olimpico dei Rifugiati e gli atleti sotto bandiera del Comitato Olimpico Internazionale).
Per l’Italia hanno portato la bandiera la campionessa di tiro a volo Jessica Rossi e il ciclista Elia Viviani. L’attenzione, tuttavia, è finita sulle divise indossate dai nostri atleti, niente più elegante giacca blu ma una tuta bianca con al centro la bandiera italiana italiana a cerchio e il tricolore italiano sulle bande di profilo e nelle scarpe. Una divisa che ha fatto storcere il naso a molti ed è stata oggetto di battute e sfottò sui social.
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Olimpiadi di Tokyo 2020: l’Italia sfila in tuta bianca con tricolore
Grande festa anche se un po’ sottotono alla cerimonia di inaugurazione dei Giochi della XXXII Olimpiade di Tokyo. Venerdì 23 luglio, alle 13.00 ora italiana, le 20.00 in Giappone, si è aperta la cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici. Ben 206 delegazioni delle nazioni partecipanti hanno sfilato con la loro bandiera nello Stadio nazionale del Giappone di Tokyo, alla presenza delle autorità, di esponenti del CIO e dei capi di delegazione.
Gli atleti russi non hanno potuto sfilare con la loro bandiera nazionale a causa della squalifica della Russia per doping, ma con quella del Comitato Olimpico Internazionale.
Tra le nazioni partecipanti, quelle africane si sono distinte per divise coloratissime e abiti tradizionali. Diverse delegazioni di Asia, Americhe e Oceania hanno sfilato indossando costumi tradizionali o adattando le divise con colori e accessori tipici della loro cultura.
Anche alcuni Paesi europei hanno voluto inserire nella loro tenuta sportiva capi di abbigliamento tradizionali. Come l’Austria, i cui atleti sotto alla t-shirt sportiva rossa e bianca, con i colori della bandiera nazionale, hanno indossato i Lederhosen, i tipici pantaloni corti di pelle.
Gli atleti dell’Italia, invece, hanno sfilato indossando tute bianche, firmate da Emporio Armani 7, con il tricolore. La bandiera italiana è apparsa in un grande cerchio, omaggio al Sol Levante del Giappone, stampato al centro della felpa, ma anche nelle bande di profilo lungo la maglia e sui pantaloni. Il tricolore è stato stampato anche in scudetto sulla maglia e sui pantaloni.
La scelta stilistica è stata oggetto di critiche e battute sui social. C’è chi ha paragonato le divise olimpiche degli italiani a quelle di Giochi Senza Frontiere e chi ancora più cattivo le ha messe a confronto con quelle del film di Woody Allen “Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso* (*ma non avete mai osato chiedere)“.
Gli sfottò sui social non si sono risparmiati: dal pigiama al formaggino Babybel sono i paragoni fatti alle divise degli italiani.
Il giornalista Gianni Riotta ha perfino proposto un sondaggio sulle divise dell’Italia alle Olimpiadi.
E voi che ne pensate? Vi piacciono le divise degli italiani alle Olimpiadi di Tokyo? O preferivate quelle delle edizioni precedenti?
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